Incendi, vertice del Centro operativo comunale: "Nessun rischio tossicità a Monte Mario"
Si è riunito stamattina, giovedì 1 agosto, il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile del Campidoglio per fare il punto sui due incendi che hanno colpito Ponte Mammolo e Monte Mario
Fare il punto sui due incedi che hanno colpito Ponte Mammolo e Monte Mario. Questo lo scopo del vertice in Campidoglio del Centro operativo comunale giovedì 1 agosto, a cui hanno partecipato il direttore del dipartimento della Protezione civile Giuseppe Napolitano, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi e, collegati in remoto, i rappresentanti dei dipartimenti comunali interessati, della Asl, di Roma Natura, della polizia locale di Roma Capitale e del tribunale di Roma.
Il punto sull'incendio di Ponte Mammolo
Sul primo rogo in ordine cronologico, quello divampato a Ponte Mammolo domenica 28 luglio, «la Asl ha constatato come le prescrizioni inserite nell’ordinanza sindacale fossero ben calibrate alla situazione, tanto che il Dipartimento Prevenzione non ha inteso inserire nuove e diverse prescrizioni rispetto a quelle già adottate», fa sapere in una nota il Campidoglio. Continueranno in ogni caso i monitoraggi sulla qualità dell'aria nella zona.
Il punto sull'incendio di Monte Mario
Più articolato invece il discorso sulle fiamme che hanno avvolto la collina di Monte Mario mercoledì 31 luglio. In una prima parte della riunione si è parlato del tema relativo ai fumi. Essendo l’incendio essenzialmente boschivo, non è stato considerato necessario introdurre prescrizioni particolari. Secondo la nota del Campidoglio, non c'è «nessun rischio di tossicità». Le attività di spegnimento stanno continuando anche oggi e sono presenti sul posto il personale e i volontari della Protezione civile e il personale del dipartimento Ambiente che stanno portando avanti tutte le attività di bonifica al fianco dei vigili del Fuoco.
«Tutti i lavoratori della zona - viene garantito nella nota - sono al sicuro rispetto a eventuali presenze tossiche nell’aria, che al momento non si rilevano». Proprio su questo punto, Arpa posizionerà il campionatore e la Asl Roma 1 attenderà i dati raccolti per un’eventuale decisione di impartire disposizioni diverse per salvaguardare la salute della cittadinanza.
Una task force per i parchi di Roma dopo gli incendi
Infine, si è parlato delle azioni necessarie per il contenimento del rischio incendi, individuando la necessità di una task force per i parchi formata da polizia locale, Arpa, Roma Natura e personale della Protezione civile, affinché possa fare una più intensa applicazione dell’ordinanza 59 di prevenzione del rischio incendi, controllando ancora più accuratamente che i privati tengano i propri terreni privi di rifiuti e conformi all’ordinanza stessa.
Comentarios