Inaugurata la pista ciclopedonale Monte Ciocci-San Pietro, Gualtieri: «La nostra "high line" come a New York»
- Camilla Palladino
- 2 giorni fa
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A tagliare il nastro per l'inaugurazione, nella tarda mattinata di giovedì 17 aprile, il sindaco Roberto Gualtieri con l'assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè, i presidenti dei municipi XIII e XIV Sabrina Giuseppetti e Marco Della Porta, e il direttore operativo infrastrutture territoriale Lazio di Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato Andrea Telera

Un percorso ciclopedonale al posto della ferrovia dismessa sul ponte che sormonta la sommità del quartiere Balduina. È la nuova Monte Ciocci-San Pietro, realizzata per prolungare di circa 1,5 chilometri fino a San Pietro la pista ciclopedonale già esistente Monte Ciocci-Monte Mario (un parco lineare lungo 5 chilometri). Di questi, 320 metri si estendono sul vecchio ponte ferroviario e 240 nella galleria riqualificata con pannelli antigraffiti. L'infrastruttura è anche diventata la nuova «Francigena urbana», vale a dire un percorso alternativo alla via Francigena tradizionale per l’arrivo dei pellegrini sui cammini delle tre Romee Maggiori. In alternativa, scendendo dai tornanti, si può arrivare in via Anastasio II a pochi metri dalla stazione Valle Aurelia della metro A oppure direttamente sulla banchina dei treni della ferrovia Fl3.
L'inaugurazione della Monte Ciocci-San Pietro
L’intervento è compreso nell'area tra il parco urbano di Monte Ciocci, il sedime del tracciato dismesso della ferrovia Roma Viterbo (tra l’imbocco della galleria murata su Monte Ciocci e quello della galleria Villa Alberici completamente riqualificata) e via Nicolò V fino ad arrivare alla passeggiata del Gelsomino, lungo la linea della ferrovia Vaticana. Finanziata con fondi giubilari, l'opera è costata per 6,7 milioni di euro. A tagliare il nastro per l'inaugurazione, nella tarda mattinata di giovedì 17 aprile, il sindaco Roberto Gualtieri con l'assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè, i presidenti dei municipi XIII e XIV Sabrina Giuseppetti e Marco Della Porta, e il direttore operativo infrastrutture territoriale Lazio di Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato Andrea Telera. I lavori erano iniziati alla fine dello scorso giugno.
Gualtieri: «La nostra "high line" come a New York»

«Questo percorso ciclopedonale è un modello di rigenerazione urbana di asset ferroviari dismessi, è la nostra "high line" come a New York», ha detto il primo cittadino, aggiungendo: «Davvero è una pista stupenda, siamo soddisfattissimi, perché è stato realizzato un intervento di grande complessità. È un intervento importante anche dal punto di vista storico e religioso, si collega alla via Francigena e consente di arrivare direttamente a San Pietro. E poi ha un valore enorme dal punto di vista paesaggistico e naturale quindi potrà essere una meta anche per turisti e romani. Il recupero di alcuni edifici potrà qualificare ancora di più questo intervento». Durante la celebrazione sotto la pioggia, ha concluso il sindaco, scherzando: «Ciclabile bagnata, ciclabile fortunata».
Patanè: «L'obiettivo? Proseguire dal San Filippo Neri alla Giustiniana»
«Questa è una pista straordinaria che oltre ad aver vinto il premio europeo delle greenways, era - ha ricordato Patanè - il sogno di tutti noi ragazzi di Roma Nord». E infine ha annunciato: «La prospettiva ora è ambiziosa, proseguire dal San Filippo Neri alla Giustiniana e avere un migliore collegamento da Monte Ciocci al ponte ciclabile. Ci piacerebbe che i caseggiati qui accanto al tunnel dell'ex ferrovia, soprattutto quello a sinistra, possano diventare un punto di ristoro e di ciclofficina che possano accogliere i pellegrini».