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In Campidoglio l'incontro pubblico per presentare le principali modifiche al Piano regolatore: ecco quali sono

Camilla Palladino

Si va tra le altre cose dalla riqualificazione delle periferie alla tutela del centro storico e dell'agro romano, passando per la revisione delle Nta per la realizzazione di aree verdi, servizi pubblici e studentati

Piazza del Campidoglio
Piazza del Campidoglio

Il Campidoglio presenta alla cittadinanza la delibera con la variante di modifica delle Norme

tecniche di attuazione (Nta) del Piano regolatore generale (Prg). Approvato lo scorso 12 dicembre dall'assemblea capitolina con oltre 600 emendamenti presentati, il provvedimento rivoluziona dopo oltre 16 anni il testo risalente al 2008.


L'incontro pubblico in Campidoglio

Per questo l'assessorato all'Urbanistica e alla Città dei 15 minuti ha annunciato per domani, venerdì 14 febbraio, un incontro pubblico nella sala della Protomoteca di Palazzo Senatorio in cui l'assessore capitolino Maurizio Veloccia, insieme al sindaco Roberto Gualtieri, illustreranno i principali aspetti del documento e le modalità di presentazione delle osservazioni. A partire dall'8 marzo infatti gli interessati potranno presentare eventuali considerazioni fino al 7 aprile. Poi, dall'8 aprile, il dipartimento di Urbanistica dovrà procedere all'analisi delle osservazioni arrivate, che dovranno essere controdedotte in aula Giulio Cesare, per la conclusione dell'iter di approvazione.


Le principali modifiche al Piano regolatore

All'evento in Campidoglio sono stati invitati a partecipare anche la presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli, i capigruppo consiliari, il presidente e i vicepresidenti della commissione Urbanistica. Nel frattempo, come previsto dalla normativa vigente, la deliberazione è già stata inviata alla Regione Lazio. Ma quali sono le modifiche principali inserite nella delibera? Si va tra le altre cose dalla riqualificazione delle periferie alla tutela del centro storico e dell'agro romano, passando per la revisione delle Nta per la realizzazione di aree verdi, servizi pubblici e studentati.


La riqualificazione e la trasformazione delle periferie

Tra i principali cambiamenti relativi alle periferie, c'è la semplificazione delle procedure per la realizzazione degli oltre 200 Piani integrati di rigenerazione previsti dal Prg e per la formazione dei programmi preliminari, per fare in modo che gli interventi possano essere attuati anche per parti. Viene reso possibile anche ricorrere al permesso di costruire convenzionato per la realizzazione delle opere pubbliche, delle infrastrutture e dei servizi ancora assenti in tanti territori periferici, al contrario della normativa precedente che prevedeva diversi passaggi e livelli di competenze tra municipi, consiglio e giunta comunale. Con la delibera, il permesso di costruire convenzionato, o la modalità diretta, è possibile in ogni Programma integrato (Print) fino a 25mila metri quadri (innalzati a 30mila metri quadri nei tessuti per attività), indipendentemente dal previgente Piano regolatore del 1962.


La tutela del centro storico

La tutela del centro storico passa innanzitutto per il nuovo regolamento per  bed and breakfast, affittacamere e case-vacanza con cui il Campidoglio potrà disciplinare e limitare le attività turistico-ricettive extra alberghiere. Cambia anche il regolamento per le attività di somministrazione, che prevede nuove limitazioni. Inoltre si sottopongono a contributo straordinario le più importanti valorizzazioni nel centro storico al fine di generare risorse da destinare alle politiche per la casa, alla riqualificazione dei servizi e delle opere pubbliche. Prima, come disciplinato dall’articolo 20, il contributo doveva essere usato obbligatoriamente per finalità di riqualificazione urbana come il reperimento di standard urbanistici o la realizzazione di opere e servizi pubblici.


La lotta al degrado

Le modifiche al Prg prevedono il permesso di costruire convenzionato secondo le condizioni e i limiti previsti dalla legislazione nazionale e regionale per interventi di rinnovo edilizio. Vengono inoltre introdotti un nuovo articolo (art.21bis) per incentivare il recupero o la demolizione di immobili che costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità impedendo cambi di destinazione d’uso nel caso in cui la proprietà sia in ritardo sulla riqualificazione e un registro dei crediti edilizi (art. 21ter) per favorire la demolizione degli immobili degradati o la cessione delle aree destinate a servizi conservando i propri diritti edificatori. Inoltre il Comune ha la possibilità di intervenire in danno nei confronti dei proprietari che mantengano lo stato di degrado e abbandono.


La disciplina di housing sociale e studentati

Con l'introduzione di un nuovo articolo l’housing sociale viene definito come dotazione di alloggi in affitto a canone concordato, esteso anche a specifiche categorie di abitanti. Sono inclusi anche gli studentati e il senior housing che possono essere realizzati in tutta la città, purché siano convenzionati con Roma Capitale al fine di garantire reali canoni calmierati. L'housing sociale viene anche inserito tra le funzioni ammesse ai privati nella cessione compensativa sulle aree a servizi. Inoltre, nella città consolidata, nei cambi di destinazione d’uso per edifici di oltre 8mila metri quadri è prevista una riserva del 10 per cento da destinare ad housing sociale non soggetta a contributo straordinario.


La realizzazione di servizi e attrezzature sportive

Nel testo si permette ai privati di avanzare proposte di realizzazione e gestione di servizi assimilabili a quelli pubblici previo convenzionamento con l’amministrazione e cessione al termine della convenzione, quando non rinnovata. I privati possono anche avanzare proposta su parti dell’area destinata a servizi, presentando comunque un progetto unitario da approvare in giunta capitolina. Le dotazioni di spogliatoi e servizi accessori (bagni, servizi igienici, strutture di primo soccorso) possono essere ampliate in linea con nuovi modi di fruire dello sport. I campi sportivi potranno essere coperti con tensostrutture al posto dei palloni pressostatici. Per quanto riguarda le aree a verde sportivo, si introduce la possibilità di ridurre la dotazione di parcheggi nei pressi di nodi del trasporto pubblico su ferro fino all’80 per cento.

 

Il recupero e la riattivazione dei cinema

Con le nuove norme le sale cinematografiche possono essere trasformate in strutture culturali polivalenti, destinate per almeno il 70 per cento (rispetto al precedente 50 per cento) non solo al cinema, ma anche al teatro, alla musica, ai congressi, alle attività espositive e alle scuole d’arte. È inoltre consentito l’inserimento di nuove funzioni complementari attraverso un aumento della superficie utile interna fino al 30 per cento, per garantirne una gestione economicamente sostenibile.


Litorale, agro romano, infrastrutture tecnologiche e aree verdi

 Infine viene valorizzato il litorale romano, consentendo e regolamentando gli interventi finalizzati all’attuazione del Piano di utilizzazione degli arenili (Pua). Diventa inviolabile l'agro romano, con l'impossibilità di consumare suolo agricolo, neanche per la realizzazione di programmi di edilizia pubblica o sociale. Viene facilitata la possibilità di realizzare aree verdi e servizi pubblici, attraverso modifiche agli articoli 83 e 87 anche per ciò che riguarda le aree d’intervento, la modalità di acquisizione e le fasi temporali.


Viene anche data la possibilità di rinnovate le infrastrutture tecnologiche non più adeguate e attuali, anche con interventi di demolizione e ricostruzione. Sono infine ridefiniti e chiariti ruoli e competenze della Sovrintendenza capitolina e del CoQUE per evitare inutili sovrapposizioni. In particolare il CoQUE valuterà tutti gli interventi di trasformazione nelle parti delle città storica non vincolati, individuando gli immobili di valore storico-architettonico.


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