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In Campidoglio il conferimento della cittadinanza italiana a 5 neomaggiorenni nati in Italia da genitori stranieri

Camilla Palladino

Aggiornamento: 5 ore fa

La cerimonia nella sala Rossa con il sindaco Roberto Gualtieri, l'assessore ai Servizi anagrafici del Campidoglio Giulio Bugarini e i consiglieri capitolini Michela Cicculli, Nella Converti e Lorenzo Marinone

I cinque neo diciottenni nella sala Rossa del Campidoglio
I cinque neo diciottenni nella sala Rossa del Campidoglio

Lorenzo, Alessandra, Sebastian, Francesca ed Elenoire. Sono i cinque neo diciottenni nati in Italia da genitori stranieri che nella mattinata di lunedì 17 marzo hanno partecipato alla cerimonia in Campidoglio per ratificare l'acquisizione della loro cittadinanza italiana. Un atto celebrato per il terzo anno consecutivo, in occasione della Giornata dell'unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera, per dare risalto all'importanza del conferimento, anche alla luce della mozione approvata dall'assemblea capitolina a maggio 2022 con l'obiettivo di sollecitare il parlamento a migliorare la legge sulla cittadinanza e «riconoscere quella che è una realtà pienamente accettata e condivisa dalla stragrande maggioranza degli italiani, cioè che si diventa italiani molto pima di quanto la legge ci consente di ricordarlo», ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri nel corso dell'evento.


Gualtieri: «La cittadinanza italiana porta a quella europea»

Il sindaco Roberto Gualtieri
Il sindaco Roberto Gualtieri

Poi il primo cittadino si è rivolto direttamente alle tre ragazze e ai due ragazzi protagonisti della cerimonia, figli di genitori ucraini, peruviani, romeni, etiopi e boliviani: «Mi auguro che arricchirete la nostra nazione col vostro percorso di vita, le vostre tradizioni e la vostra cultura, per rafforzarci vicendevolmente, e siamo contenti che abbiate scelto di essere cittadini italiani. Siamo contenti di riconoscervi come cittadini italiani formalmente anche se lo eravate già prima». Infine Gualtieri ha ricordato che «la cittadinanza italiana porta naturalmente a quella europea e questa è una cosa importante», vista anche la grande manifestazione di sabato scorso, 15 marzo, «Una piazza per l'Europa», promossa dal giornalista Michele Serra per dimostrare l'esistenza di un'opinione pubblica europea e europeista.


Più che raddoppiate le cittadinanze conferite dal 2021 al 2024

Dopo l'inno di Mameli, i neo diciottenni hanno ricevuto la pergamena simbolica. A leggere e firmare gli atti di acquisizione della cittadinanza italiana sono stati i consiglieri capitolini Michela Cicculli, Nella Converti e Lorenzo Marinone, e l'assessore ai Servizi anagrafici del Campidoglio Giulio Bugarini che ci ha tenuto a ringraziare gli «uffici capitolini competenti che ogni anno accolgono e lavorano le migliaia di domande di cittadinanza presentate e rendono possibile la realizzazione di un sogno di tantissimi ragazzi». I percorsi di riconoscimento sono infatti più che raddoppiati negli ultimi anni, da circa 2.500 del 2021 a 5.500 del 2024 con una proiezione di 7.500 per il 2025.

La consegna delle pergamene con il sindaco, l'assessore e i consiglieri capitolini
La consegna delle pergamene con il sindaco, l'assessore e i consiglieri capitolini

Dal VI municipio il maggior numero di richieste

Su 1.871 neomaggiorenni stranieri nel 2023, quasi 1.150 sono diventati cittadini italiani a domanda entro il 31 dicembre 2024, circa il 60 per cento. «In particolare per il 2023 - fa sapere Cicculli, che presiede la commissione Pari opportunità - sappiamo dai dati acquisiti grazie alla professoressa Mariella Nocenzi e ad un accordo tra la commissione Pari opportunità e la cattedra di Innovazione sociale, inclusività e ottica di genere della facoltà di Sociologia e scienze politiche dell'università La Sapienza di Roma, che il numero più elevato di domande è arrivato dal municipio VI con 180 istanze e V (112) e poi a seguire dal XV (96) e XIV (92) su un totale complessivo di 1.083. Sul piano della formazione, quasi maggioritario è il liceo con 484 richiedenti e poi vengono gli istituti tecnici con 284, mentre relativamente al paese di origine dei genitori, per 273 è la Romania e 229 le Filippine».


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