Impiegati Atac ritrovano una donna scomparsa
Lo scorso 29 luglio, l’autista Atac Giustino Ciro aveva riconosciuto la signora della foto che girava sui social, mentre era seduta su una panchina davanti al capolinea bus di piazza Mancini
![capolinea piazza mancini](https://static.wixstatic.com/media/cdde15_98425353b009423c9247ac47aa44f3f0~mv2.jpg/v1/fill/w_640,h_450,al_c,q_80,enc_avif,quality_auto/cdde15_98425353b009423c9247ac47aa44f3f0~mv2.jpg)
«A febbraio prossimo andrò in pensione e un po’ mi dispiace. Io amo questo mestiere!». Queste le parole di Gianfranco, l'operatore di capolinea che ha contribuito all'identificazione di una donna, con problemi mentali, che era sparita da tre giorni. Lo scorso 29 luglio, l’autista Atac, Giustino Ciro, aveva riconosciuto la signora della foto che girava sui social, mentre era seduta su una panchina davanti al capolinea bus di piazza Mancini.
Il racconto di Atac
I familiari, dopo la denuncia alle autorità, avevano anche fatto circolare la sua foto sui social e per questo la donna è stata riconosciuta. Una volta notata, l'autista Giustino Ciro aveva chiesto supporto al collega Gianfranco, operatore di capolinea che ha al suo attivo almeno altri tre casi di ritrovamenti di persone in difficoltà. «Si avvicina alla signora con gentilezza, le offre aiuto e le chiede il nome», fa sapere Atac nel raccontare la dinamica del ritrovamento sui social. Dopo aver appurato che si trattava proprio della signora in questione i due hanno contattato il 112.
«Contemporaneamente Giustino Ciro chiama i familiari, al numero indicato sul post e, nell’attesa, gli operatori Atac, con grande spirito solidale, continuano ad aiutare la silenziosa signora. L’autista Valentina le prende dell’acqua e un pacco di biscotti».
Il lieto fine
«Cominciano ad arrivare i primi familiari - continua Atac - la nipote, poi i fratelli, la figlia. In circa mezz’ora il capolinea si anima di ringraziamenti e racconti sulle disavventure della vita. Fino all’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri con a bordo il Comandante della stazione di Ponte Milvio che, con grande professionalità, predispone il trasporto in ospedale della signora per gli accertamenti necessari».
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