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  • Redazione La Capitale

Il Vaticano vieta ai suoi lavoratori piercing, tatuaggi e convivenza

Le indicazioni messe nero su bianco nel Regolamento del personale della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, pubblicato nella festa di San Pietro e Paolo

tatuaggi

Vietati i tatuaggi, i piercing e la convivenza al di fuori del matrimonio. Nella festa di San Pietro e Paolo il Vaticano ha pubblicato i testi degli Statuti e dei Regolamenti che dovranno seguire i dipendenti, riguardanti sia il Capitolo della basilica papale che della Fabbrica di San Pietro. Così ad esempio l'articolo 9 del Regolamento del personale della Fabbrica di San Pietro in Vaticano è intitolato «Decoro» e pone una serie di regole che i lavoratori, pur essendo laici, dovranno rispettare.


No ai tatuaggi, ai piercing e alle macchie sulle uniformi

Prima di tutto «il Personale di ruolo è tenuto ad avere cura del proprio aspetto esteriore in conformità alle esigenze e alle consuetudini dell’ambiente di lavoro. Nel rispetto del decoro e degli ambienti di lavoro sono banditi tatuaggi a vista della pelle ed elementi di body piercing». Poi, sempre il Personale di ruolo, «è tenuto ad indossare un abito decoroso e consono all’attività da svolgere».


Per quanto riguarda i Sampietrini, storiche maestranze che da sempre si occupano del mantenimento del luogo di culto, hanno l'obbligo di «indossare la divisa o l’abito da lavoro, regolarmente forniti dalla Fabbrica», ma solo «durante il servizio». E coloro che «si presentino in servizio con l’uniforme lacera o macchiata, ovvero facciano uso dell’uniforme fuori servizio, incorrono nelle sanzioni disciplinari previste dal presente Regolamento».


Il Vaticano: «Obbligatori riservatezza e impegno religioso»

La massima rigidità è espressa anche sul tema del segreto pontificio e sulla riservatezza. Con le nuove regole i dipendenti laici del Vaticano potranno essere licenziati o sospesi se vengono trovati a divulgare informazioni a estranei su quello che accade dentro la Fabbrica. Ma soprattutto sulla vita privata: il primo requisito richiesto per l'assunzione è «professare la fede cattolica e vivere secondo i suoi principi». A questo scopo, tra i documenti da consegnare, è necessario un «attestato di impegno religioso, morale e civile rilasciato dal rispettivo Parroco o da altra autorità religiosa». Infine, «per i coniugati» è obbligatorio consegnare il certificato «di Matrimonio canonico».


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