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  • Camilla Palladino

Il Premio De André «torna a casa»: il 20 e il 21 settembre l'evento alla Magliana

Dopo 10 anni di attesa, per la sua 23esima edizione, la finale del Premio De André tornerà nella piazza della Magliana che porta il nome del grande cantautore genovese, con ingresso libero e gratuito

Da sinistra: il conduttore dell'evento, Marco Carrara, l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il produttore esecutivo Massimo Bonelli
Da sinistra: il conduttore dell'evento, Marco Carrara, l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il produttore esecutivo Massimo Bonelli

«Il nostro obiettivo è istituzionalizzare questa manifestazione». Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel corso della conferenza stampa per presentare la 23esima edizione del Premio De André. Dopo 10 anni di attesa, infatti, l'evento patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André onlus, promosso e sostenuto dall'assessorato capitolino alla Cultura con il coordinamento del dipartimento Attività Culturali, la produzione esecutiva di iCompany, la direzione artistica di Luisa Melis, il supporto organizzativo di Zétema Progetto Cultura e la collaborazione con Lea e Siae, torna nella piazza della Magliana che porta il nome del grande cantautore genovese, con ingresso libero e gratuito. La stessa che, a partire dal 2001, vide nascere e ospitò le primissime edizioni del Premio. «Siamo felicissimi di presentare questa edizione del Premio De André che torna finalmente nel cuore della Magliana», ha aggiunto il primo cittadino, sottolineando che oltre all'istituzionalizzazione del Premio l'obiettivo del Campidoglio è renderlo «stabile e centrale nelle proposte culturali della città».


«Alla Magliana il Premio De André trova la sua vera identità»

Ha poi specificato l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor: «L'intitolazione della piazza la dobbiamo all'allora presidente del Municipio, Gianni Paris, che decise di dedicare questo omaggio a quello che forse è stato il più grande cantautore italiano, morto un anno prima». Intanto l'attuale minisindaco, Gianluca Lanzi, esprimeva la sua gioia: «C'è una forte emozione in me e in tutto il quartiere che torna a ospitare questo Premio a cui Magliana è molto legata». Legame confermato anche dalla presidente della giuria, Dori Ghezzi: «Ho apprezzato molto la tenerezza con cui il sindaco Gualtieri ha sostenuto questa operazione. Sono veramente felice che il Premio torni dove è nato, perché lì trova la sua vera identità. È la sua vera casa».


La consegna dei premi

Ma come si svilupperà l'evento? Si tratta di una due giorni, in programma per venerdì 20 e sabato 21 settembre, dedicata alla promozione dei nuovi talenti artistici italiani nei campi della musica, della poesia e della pittura. Dalle 21 in piazza Fabrizio De André andrà in scena la fase finale con la consegna dei premi «sezione Musica», «sezione Poesia» e «sezione Pittura», oltre alle Targhe ad artisti protagonisti del panorama musicale italiano e che si sono misurati in passato con la musica e la poetica di Fabrizio De André.


Quest'anno la Targa Faber andrà a due cantautori: Ron, artista con una delle più importanti carriere della scena cantautorale italiana, e Ariete, cantautrice voce di riferimento della nuova generazione. Verrà consegnata anche la Targa Quelli che cantano Fabrizio (che precedentemente era stato battezzato «Premio per la reinterpretazione dell'opera di Fabrizio»), che quest'anno andrà ai Perturbazione. Mentre la Targa dei lettori di Repubblica premierà il finalista della «sezione Musica» più votato sul sito della testata giornalistica.


Per quanto riguarda i premi delle tre categorie, durante la prima serata verranno consegnati i premi per le sezioni «Pittura» e «Poesia» rispettivamente a Mario Marasà e a Monica Pagnotta. Quanto alla sezione «Musica», i dieci finalisti si esibiranno per metà durante la prima serata e per metà durante la seconda, al termine della quale verrà proclamato il vincitore. A condurre l'evento finale della 23esima edizione del Premio - che sarà dedicata al giornalista e scrittore Massimo Cotto, recentemente scomparso - saranno Marco Carrara e Paolo Talanca.


Gli ospiti delle due serate

Special guest della serata finale del Premio - che ha visto in passato la presenza tra gli altri di Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni, Diodato, Vinicio Capossela, Dolcenera e Peppe Barra - sarà Enzo Avitabile (vincitore della Targa Faber nel 2019), mentre la serata di venerdì vedrà in apertura l'esibizione di Squillante (vincitore della sezione Musica della scorsa edizione) e la partecipazione di un ospite a sorpresa. «Il Premio - ha detto Avitabile - è fondamentale perché è un evento non solo di memoria storica, ma anche di consapevolezza. De André è un punto luce per noi. La consapevolezza è che esiste un linguaggio che va ricercato, poi destrutturato e che De André ha attivato un processo di disamericanizzazione del linguaggio. Sono cose basilari per le nuove generazioni che hanno un punto di riferimento».

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