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Il ponte dell'Industria sta per riaprire: annunciata la data ufficiale

Camilla Palladino

Dopo oltre un anno e mezzo di lavori e diversi slittamenti per la data di chiusura del cantiere, tra meno di venti giorni tornerà operativo il collegamento tra i quartieri Ostiense e Marconi

Immagine di archivio del cantiere a fino luglio 2024 (La Capitale)
Immagine di archivio del cantiere a fino luglio 2024 (La Capitale)

Il ponte dell'Industria è quasi pronto. L'infrastruttura riaprirà al traffico il prossimo 17 marzo, come annunciato dal sindaco Roberto Gualtieri nel corso della puntata di giovedì 27 febbraio del Morning Show di Radio Globo. Dopo oltre un anno e mezzo di lavori e diversi slittamenti per la data di chiusura del cantiere, tra meno di venti giorni tornerà operativo il collegamento tra i quartieri Ostiense e Marconi. L'attesa è stata lunga: la riapertura era inizialmente prevista per la fine del 2024, poi per gennaio 2025, poi per la metà di febbraio, infine per marzo.


L'annuncio di Gualtieri

«Finalmente abbiamo la data e posso dirla ora - ha dichiarato il primo cittadino ai microfoni di Radio Globo - sarà il 17 marzo». Poi ha spiegato: «Non solo riapre, ma sarà un nuovo ponte, completamente rifatto. Il vecchio ponte aveva una capienza bassa e dopo l’incendio (nell'ottobre 2021, ndr) è diminuita. Abbiamo rifatto un nuovo ponte più capiente che può portare 30 tonnellate per poter farci passare anche gli autobus e mettere in sicurezza pedoni e ciclisti. A gennaio non ce l’hanno fatta, ma i lavori sono partiti a luglio 2023: sono pochi i casi in cui un ponte così si fa in meno di due anni».


Il nuovo ponte dell'Industria

Infatti tra le novità dell'ammodernamento di quello che i romani chiamano anche «ponte di ferro», realizzato da Anas con un investimento di 18 milioni di euro nell’ambito dei lavori giubilari, c'è innanzitutto la presenza di due passerelle laterali, una per pedoni e una per ciclisti. Poi c'è il passaggio del trasporto pubblico: in particolare della linea 96 da Corviale a Partigiani, e del 780 dall’Eur a Partigiani. Il tutto senza intaccare il suo aspetto originario: gli storici arconi di metallo che da sempre caratterizzano la struttura non sono stati sostituiti, ma puliti, restaurati e reinstallati.


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