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Il pokerista romano Ruggeri trionfa al Main Event di Cipro, dopo un derby capitolino: «Promessa mantenuta»

Edoardo Iacolucci

Intervista de la Capitale ad Umberto Ruggeri, il pokerista romano vincitore del Main Event di Cipro, che racconta la sua strategia e il percorso che lo ha portato a conquistare il titolo

poker umberto ruggeri
Umberto Ruggeri all'Ept di Praga

Il primo vero torneo di Poker a 16 anni con l'autorizzazione del padre. È uno di quei circoli romani sul Tevere, dove di notte sospesi sul filo tra la poesia e lo squallore si giocano i tornei prima ancora dell'avvento del poker online. E il padre, che una volta lì è costretto a rimanere in quel circolo a garantire per il figlio e per permettergli di giocare. Decide di iscriversi, e per destino fatale si ritrovano soli l'uno davanti l'altro al tavolo finale per la vittoria.

Nessun accordo, nessun deal, per spartirsi il premio e Massimo Ruggeri, già campione di bridge conduttore televisivo e giornalista molto noto a Roma e nel Lazio, batte suo figlio Umberto. Da quel torneo Umberto Ruggeri inizia a giocare, giorno e notte. Con persone di ogni età e ogni esperienza. Fa tardi la notte, la mattina si porta il cuscino per dormire tra due sedie nascosto dietro i suoi compagni di classe. Troppi soldi per la giovane età passano sotto i suoi occhi:


«Non poteva durare a lungo una vita così - racconta Ruggeri a la Capitale -. C'è stato un momento in cui ho staccato a tutto. Ho deciso di smettere per un po', fare l'università. Con l'avvento del poker online però mentre scriverò la tesi ho iniziato ad avere i primi risultati a livello nazionale. Dopo la laurea di Economia a Tor Vergata e Finanza alla Luiss, ho deciso di non cercare lavoro e ho continuato su questa strada».

La pandemia è un momento chiave per Ruggeri. Torna a giocare nei live e inizia in grande stile nel European Poker Tour di Barcellona del 2023 dove arriva trai i primi 100 su oltre 2000 partecipanti. Ma dopo quasi 20 anni di gioco, Ruggeri ad accettare i deal ci pensa meno di prima.


Arriva così, tra bluff d'ingegno, gaslighting e laiche preghiere sportive, nel dicembre 2023 al tavolo finale del Main Event dell'European Poker Tour di Praga («per chi non conosce bene il poker è come fosse un torneo Master's per il tennis») porta a casa 459mila euro arrivando terzo, ed il suo nome è ormai conosciuto in tutta Europa:

«Lì ho capito: è stato un punto di svolta che ha dato senso a tutti i sacrifici, le notte insonni e i periodi difficili che ho fatto per arrivare fino a lì. Più che il denaro, la gioia è la stata la consapevolezza di poter giocare ai massimi livelli».

Ci riprova nel dicembre successivo, sempre a Praga, dove esce 11esimo con il tavolo finale ad un soffio. Ma mollare non è nel suo stile, un verbo che non ha spazio nel suo vocabolario. Ruggeri subito dopo la fine del torneo aveva commentato a caldo:

«L'amarezza è ancora tanta, ma è solo questione di tempo. La "picca" prima o poi arriverà: è una promessa».

Arriva il 2025. Dal 20 al 26 gennaio Ruggeri vola a Cipro, per il Main Event, con un iscrizione da 3.300 euro di iscrizione e 791 partecipanti.

Attraversa determinato tutte le diverse fasi del torneo. Dopo aver superato la terza giornata (il «day 3»), che ha portato a premio i migliori 103 giocatori, si ritrova con la buona compagnia dei sei italiani ancora in gara.


Tra gioco solido, strategia e un po' di follia artistica è riuscito ad emergere tra gli altri ed arriva fino al tavolo finale, dove parte terzo. Qui Ruggeri si esalta ed elimina valorosi avversari: il serbo Alexander Sokolovkys e, in un acceso derby romano, Mario Colavita:

«Mario è un bravo ragazzo. Non lo conoscevo ed è stata una piacevole scoperta, sia dal punto di vista tecnico sia da quello umano. Penso che abbia meritato ampiamente il quarto posto».

Arrivato tra i tre giocatori rimasti, Umberto si trova con un piccolo vantaggio sul giocatore rumeno Mihai Niste e sul turco Muhtar Taysi. Ma Ruggeri ormai è adulto, si ricorda la lezione del primo torneo a 16 anni in quel circolo romano sul Tevere, e si accorda con gli altri finalisti:

«L'ho fatto perché la struttura di gioco era collassata e la percentuale di fortuna troppo alta in quella situazione. Abbiamo così deciso di accordarci tra noi».

È dichiarato il vincitore. Conquista il titolo con un primo premio valevole 377.500 dollari. È la sua seconda vincita più alta in carriera dopo il successo di Praga nel 2023. Ma il gradino più alto del podio:

«Promessa mantenuta».


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