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  • Camilla Palladino

Il nuovo ponte dell'Industria "pronto entro fine anno": ecco come sarà

Nella mattinata di martedì 30 luglio il sopralluogo del sindaco Roberto Gualtieri con l’assessora ai Lavori pubblici del Campidoglio Ornella Segnalini, il presidente dell'XI municipio Gianluca Lanzi, l’assessore ai Lavori pubblici dell’VIII Luca Gasperini e il responsabile della struttura territoriale Lazio di Anas Marco Moladori

L'ingresso al cantiere del ponte dell'Industria dal lato del lungotevere Vittorio Gassman. (La Capitale)
L'ingresso al cantiere del ponte dell'Industria dal lato del lungotevere Vittorio Gassman. (La Capitale)

«È un cantiere complesso e affascinante». Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante il sopralluogo sul ponte dell'Industria, una delle opere principali del Giubileo, che unisce i municipi VIII e XI (in particolare i quartieri Ostiense e Marconi). «Siamo in un momento cruciale - aggiunge il primo cittadino - perché stiamo realizzando il cosiddetto "jet grouting", quella tecnica che consente di rafforzare la portata del ponte, da 3,5 a 26 tonnellate: un cambiamento radicale possibile iniettando in profondità, quasi a 60 metri, getti di cemento, dopo aver scavato dei "cilindri". Bisogna farne 40, siamo all'undicesimo. Questa operazione è propedeutica allo smontaggio del ponte, al recupero delle parti di archeologia industriale e poi al montaggio del nuovo ponte».


Le fasi degli interventi sul ponte dell'Industria

I piloni del ponte dell'Industria in fase di consolidamento. (La Capitale)
I piloni del ponte dell'Industria in fase di consolidamento. (La Capitale)

Il ponte dell'Industria, chiamato dai romani anche ponte di Ferro, era andato a fuoco all'inizio di ottobre 2021. I lavori per il suo rifacimento sono iniziati alla fine di luglio dell'anno scorso. La prima fase degli interventi ha riguardato lo spostamento dei sottoservizi su una nuova passerella dedicata alle forniture e allestita parallelamente alla struttura. Al momento invece, come spiegato da Gualtieri, è in corso il consolidamento dei piloni attraverso la tecnica del jet grouting. Successivamente il ponte sarà smontato e ricostruito più grande e percorribile da auto private e autobus. Biciclette e pedoni avranno due passerelle dedicate. L'allargamento della piattaforma stradale passerà da 5 a 7,5 metri, con conseguente aumento del carico fino a 26 tonnellate, cioè fino al carico ammissibile per il transito dei bus. Nel frattempo le parti storiche, come le travi reticolari e i capitelli di ghisa posti a coronamento dei piloni, saranno restaurate per poi essere rimontate.


Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri con i tecnici Anas durante il sopralluogo al ponte dell'Industria. (La Capitale)
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri con i tecnici Anas durante il sopralluogo al ponte dell'Industria. (La Capitale)

Inizialmente la fine dei lavori, finanziati con circa 18 milioni di euro di fondi giubilari e realizzati da Anas, era stata prevista per l'8 dicembre. Il cronoprogramma è confermato? «Contiamo - sottolinea Gualtieri - di avere il ponte realizzato entro fine anno e poi di fare quegli interventi di rifinitura che riguardano la parte di archeologia industriale e il loro rimontaggio. Ma il ponte vero e proprio contiamo di averlo terminato. Salvaguardiamo un'opera tutelata, ma realizziamo anche un ponte completamente nuovo che può sostenere il passaggio dei mezzi pubblici e poi un allargamento con percorsi in sicurezza ciclopedonali che lo renderanno un punto di qualità urbanistica straordinaria dentro Roma, un punto di modernità e di tradizione».


Sul posto Campidoglio, municipi e Anas

Insieme al primo cittadino, hanno partecipato al sopralluogo l’assessora ai Lavori pubblici del Campidoglio Ornella Segnalini, il presidente dell'XI municipio Gianluca Lanzi, l’assessore ai Lavori pubblici dell’VIII Luca Gasperini e il responsabile della struttura territoriale Lazio di Anas Marco Moladori. «Realizzare un ponte nuovo - sostiene l'assessora Segnalini - avrebbe richiesto meno tempo, meno impegno e meno tecnologia all'avanguardia. Un ponte nuovo non avrebbe avuto i sottoservizi, cioè i tubi gialli del gas, per intenderci, ma anche gli altri. Per spostare quei tubi abbiamo dovuto impiegare diversi mesi e creare una struttura. Un ponte nuovo tutto questo non lo avrebbe richiesto».


Mentre Moladori specifica che «la complessità dell'opera è sul consolidamento delle fondazioni, che è il punto nodale di tutto l'intervento. Bisogna entrare nel terreno a circa 60 metri di profondità scavando da sopra e a quel punto verranno realizzato le colonne. Finita questa pagina, verrà montata una gru da largo Pacinotti che dovrà smontare il ponte con gli arconi che dovranno essere successivamente rimontati e restaurati sul nuovo ponte». Infine Lanzi fa riferimento al trasporto pubblico: «Stiamo lavorando insieme all'amministrazione capitolina per fare sì che siano spostate insieme al nuovo ponte di Ferro alcune linee che transitano nell'XI municipio, soprattutto per collegare Portuense, Marconi e Magliana allo snodo ferroviario di Ostiense e Piramide, quindi direttamente alla metro B. Nei prossimi giorni ci sarà anche una commissione capitolina su questo argomento che approfondirà il tema e cercheremo appena sarà aperto il ponte di avere già il trasporto pubblico locale che lo percorre».







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