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  • Titty Santoriello Indiano

Il mostro di cemento a Labaro diventa un palazzetto dello sport

Partiti i lavori di demolizione. Gualtieri:«Questo rudere stava qui da 10 anni.

Torquati:«Non sarà sottratto neanche un centimetro quadrato al parco»

Palazzetto sport a Labaro
Cantiere di demolizione. Credit: Municipio Roma XV

Oggi è un rudere di cemento armato abbandonato da 12 anni. Entro giugno 2026 sarà un impianto sportivo per basket, calcetto, volley, ginnastica ed altre discipline, un’infrastruttura adatta anche alle competizioni professionistiche. Questa mattina sono iniziati i lavori di demolizione dell’ecomostro che si trova a Labaro, al parco di Colli D’Oro nel XV municipio, e che costeranno 1,2 milioni di euro di fondi municipali. A ottobre sarà avviato il cantiere per costruire il nuovo centro con 17,5 milioni del Pnrr.


«Questo rudere - ha detto il sindaco Roberto Gualtieri nel corso del sopralluogo di questa mattina - stava qui dal 2012, una delle tante incredibili incompiute di Roma. Il progetto, mai realizzato, era addirittura del 2006. Nascerà un bellissimo palazzetto».


Spazi indoor e outdoor

Il palazzetto, con tariffe comunali,  avrà una capienza di 1000 spettatori, è su un’area di 3700 metri quadrati e potrà ospitare il basket, la pallavolo e il calcio a 5 oltre ad altre discipline, come le arti marziali. All’esterno ci sarà una cavea da 500 posti per attività culturali e musicali in estate. L’assessore allo sport Alessandro Onorato ha tracciato le linee guida secondo cui sarà realizzata l’opera:«accessibilità per le ragazze e i ragazzi con disabilità, multifunzionalità e sostenibilità ambientale, grazie all’impianto fotovoltaico e all’utilizzo di materiali a basso impatto sulla natura». Come ha spiegato Onorato sono anche previsti interventi «per realizzare un’area sportiva outdoor. Verrà costruito un percorso che collega il plesso scolastico a Ovest del parco e, lungo il tragitto, ci saranno spazi per campi da calcio a 5, basket e aree dedicate agli urban sport e altre discipline emergenti».


La storia

L’idea di un palazzetto dello sport al  parco di Colli d’Oro nasce nel 2006 quando l’allora sindaco Walter Veltroni pensò alla progettazione di nuovi impianti per i mondiali di nuoto del 2009. A seguito delle elezioni del 2008  - racconta il presidente del Municipio XV Daniele Torquati - si insediò l’amministrazione Alemanno e «solo tre anni dopo i mondiali di nuoto, nel 2012, con una scarsa condivisione con la cittadinanza, iniziarono i lavori di costruzione del Palazzetto, cantiere che di lì a poco sarebbe stato bloccato». Tra il 2013 e il 2016 il municipio revocò la concessione e e riassegnò il parco al Dipartimento Ambiente, aprendolo al pubblico. Mentre «l’area in cui sorgeva il palazzetto è rimasta a disposizione del Dipartimento Sport», precisa Torquati.


Cantiere labaro
Visita al cantiere. Credit: Municipio Roma XV

La svolta

La situazione si sblocca nel 2022, con l’opportunità del Pnrr nell’ambito «Sport e Inclusione», quando l’attuale amministrazione comunale ha proposto Colli d’Oro come uno dei progetti di riqualificazione urbana. «La nuova struttura - ha precisato Torquati - è stata ridimensionata rispetto al precedente progetto e a misura delle serie minori per le competizioni sportive». Inoltre «non sarà sottratto neanche un centimetro quadrato di Parco». Per il presidente del XV Municipio questa è «un’altra grande ferita del nostro territorio che andava sanata. Una ferita di cui pur non essendo responsabili ce ne siamo invece assunti la piena responsabilità lavorandoci».


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