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I laghi dei Castelli Romani sono a rischio, il Wwf: «Intervenire ora»

Edoardo Iacolucci

Aggiornamento: 7 ore fa

L’allarme arriva da Raniero Maggini, presidente del Wwf di Roma, che denuncia il progressivo degrado dei Laghi dei Castelli Romani

L’allarme arriva da Raniero Maggini, presidente del Wwf di Roma, che denuncia il progressivo degrado dei Laghi dei Castelli Romani.
Lago di Albano, (Ass. Laudato Si)

«Lascia sgomenti camminare lungo la sponda del lago, prima occupata dall'acqua. Un danno incalcolabile che mette seriamente a rischio un patrimonio naturale tanto importante da essere stato riconosciuto dal Legislatore regionale come Parco Naturale. Prelievi scriteriati in falda hanno determinato le gravi condizioni attuali, sulle quali oggi pesano anche gli effetti dei cambiamenti climatici e scelte insostenibili di decisori che sembrano voler ancora ignorare l'evidenza. È ormai chiaro che in assenza di interventi urgenti la crisi idrica che affligge i Laghi dei Castelli Romani non avrà fine e ne determinerà la scomparsa, forse più velocemente di quanto i più pessimisti riescano ad immaginare».


L’allarme arriva da Raniero Maggini, presidente del Wwf di Roma, che denuncia il progressivo degrado dei Laghi dei Castelli Romani.


Wwf chiede per i laghi, azioni concrete e immediate

Ieri, in occasione della Giornata mondiale delle zone umide, centinaia di persone hanno preso parte a una manifestazione promossa da oltre 50 associazioni, tra cui il Wwf, per chiedere azioni concrete e immediate.


L’organizzazione ambientalista assicura che continuerà a sostenere ogni iniziativa volta a invertire la rotta e «garantire il futuro di un patrimonio naturale di straordinario valore», conclude Maggini.

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