Cultura, Gualtieri: «Un grazie di cuore a Gotor. La scelta di Smeriglio una garanzia»
Il sindaco di Roma Gualtieri, ringrazia Gotor per il lavoro svolto come assessore alla Cultura, elogiando i suoi risultati (il rilancio dell'Estate Romana e la creazione di servizi culturali di prossimità). Il sindaco dà fiducia al successore Smeriglio, per continuare l'importante lavoro
Dopo le dimissioni dell'assessore alla Cultura, Miguel Gotor, (ancora in carica per una decina di giorni prima di lasciare oneri e onori della carica) il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha scritto un lungo ringraziamento all'assessore capitolino: «Desidero ringraziare di cuore Miguel Gotor per il grandissimo lavoro svolto in questi quasi tre anni alla guida dell'assessorato alla Cultura di Roma Capitale: «Rispetto profondamente la sua scelta di vita e sono certo che egli continuerà, come studioso di vaglia e come intellettuale appassionato, a contribuire in maniera significativa alla vita culturale della nostra città e del nostro Paese». Lo scrive sui propri social (in particolare Facebook) direttamente Roberto Gualtieri.
«Miguel (Gotor, ndr) è riuscito a portare una ventata d'aria nuova a Roma - aggiunge il primo cittadino capitolino- dimostrando quanto la cultura sia un potentissimo agente sociale ed economico e un irrinunciabile motore di trasformazione. Tra i tanti risultati raggiunti, voglio almeno citare il rilancio dell'Estate Romana, lo straordinario lavoro sulla Memoria e, soprattutto, l'impegno per creare una rete di servizi culturali di prossimità diffusa su tutto il territorio urbano, penso al grande progetto sulle Biblioteche o alle tante Aule studio inaugurate in vari luoghi pubblici di Roma: una solida base di infrastrutture culturali vicine e accessibili che ora sarà compito del suo successore, Massimiliano Smeriglio, sviluppare e potenziare».
«La scelta di Smeriglio rappresenta una garanzia - precisa ancora Roberto Gualtieri - perché in tanti anni di attività nella politica e nelle istituzioni, in Italia e in Europa, ha sempre dimostrato qualità, concretezza e una particolare capacità di dialogo con il mondo della cultura, della ricerca e delle università che sarà prezioso per il compito a cui è chiamato».
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