Gualtieri all'Ue: «Subito fondi contro la crisi abitativa». E il Campidoglio vuole comprare le case delle persone sotto sfratto
Da una parte le richieste del sindaco Roberto Gualtieri all'Ue e al governo italiano, dall'altra la delibera approvata dalla giunta capitolina per proteggere le famiglie a rischio sfratto
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«Uno sforzo a livello nazionale ed europeo per identificare risorse per un Piano di emergenza che sia già operativo nel 2026». È la richiesta fatta a margine della plenaria del comitato delle Regioni a Bruxelles dal sindaco di Roma e presidente di Ali (Lega autonomie italiane) Roberto Gualtieri, insieme ad altri undici sindaci europei tra cui quello di Bologna, Matteo Lepore, dopo aver presentato un'iniziativa alla Commissione europea per intervenire con urgenza contro la crisi abitativa. Come raccontato dal primo cittadino romano, la coalizione si è costituita con «un tavolo tecnico e politico per redigere questo piano e naturalmente confrontarci, poi, con la Commissione che ha un commissario all'housing, con il Parlamento che ha un nuovo comitato dedicato all'housing».
Il piano dei sindaci contro la crisi abitativa e la lettera a Von Der Leyen
L'alleanza si riunirà nei prossimi mesi per mettere a punto un piano da presentare sul tavolo di Palazzo Berlaymont. Già alla fine dello scorso dicembre i sindaci avevano inviato una lettera alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, mettendo in luce come la carenza di alloggi sociali e a prezzi accessibili, aggravata dall’aumento dei costi immobiliari e degli affitti, stia mettendo a dura prova fasce sempre più ampie della popolazione, dai giovani alle famiglie monoparentali, dai lavoratori chiave alle famiglie della classe media. La questione abitativa rappresenta una vera e propria emergenza e «quando è scoppiato il Covid l'Europa non ha detto "tra sei anni avremo le risorse per il Covid"», esemplifica Gualtieri.
Gualtieri: «Serve una risposta immediata»
Insomma serve «una risposta immediata» e non si può «aspettare il prossimo quadro finanziario pluriennale (2028-2034)». Non solo. Il sindaco di Roma ha anche sottolineato che il denaro «l'Ue deve costruire un canale di finanziamento diretto alle città per mettere a terra le risorse in maniera molto più rapida», facendo il paragone con il Pnrr che «è stato un successo» ma« avrebbe potuto funzionare meglio» se si fossero tagliati alcuni «passaggi» per la mobilitazione del denaro. Infine Gualtieri, al governo italiano, chiede di avere «gli strumenti giuridici, che i nostri colleghi europei già hanno, per regolamentare» gli affitti a breve termine, un fenomeno in crescita «che produce un ulteriore stress sulle città turistiche nel mercato degli affitti».
La delibera della giunta capitolina per le famiglie sotto sfratto
Nel frattempo a Roma la giunta capitolina ha appena approvato una delibera firmata dall'assessore al Patrimonio Tobia Zevi per comprare le case delle persone sotto sfratto, con il duplice di obiettivo di proteggere le famiglie in difficoltà e allo stesso tempo tutelare i proprietari degli immobili. In sintesi: il dipartimento Valorizzazione del patrimonio e Politiche abitative farà a breve un avviso pubblico, rivolto principalmente agli enti previdenziali che hanno un numero minimo di appartamenti con inquilini morosi, per acquistare unità immobiliari da destinare ad alloggi per l’edilizia residenziale sociale.
Una volta diventata proprietaria dell'alloggio, l’amministrazione capitolina procederà a regolarizzare la posizione della famiglia con un affitto a canone calmierato. Gli immobili in questione devono essere abitati da inquilini in possesso dei requisiti per iscriversi nella graduatoria per una casa popolare, che abbiano già ricevuto l’intimazione a lasciare libera l'abitazione e la contestuale citazione per ottenerne la convalida. Per quanto riguarda le risorse a disposizione, nel bilancio del Campidoglio i 220 milioni di euro annunciati più di due anni fa.
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