La mappa dei residenti stranieri a Roma: Grottarossa al primo posto
La mappa dei residenti stranieri nei quartieri della Capitale è eterogenea «per diversi motivi»
La zona ovest di Grottarossa è l'area di Roma con la maggiore quota di residenti stranieri, ossia persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in città, con livelli pari al 28 per cento. A rilevare il dato è il sito #mapparoma, spiegando che la presenza di residenti stranieri nei quartieri della Capitale è eterogenea «per diversi motivi». A Grottarossa ovest, per esempio, l'elevata presenza di stranieri viene correlata al fatto che molti «sono impiegati come collaboratori domestici e vivono vicino ai luoghi di lavoro». Lo stesso accade ad Appia Antica nord (25 per cento), Tomba di Nerone, Cesano e La Storta (tra il 20 e il 21 per cento).
Stranieri residenti a Roma: i numeri nei quartieri
Numeri alti registrati anche a Roma est, «dove vivono soprattutto gli asiatici vicino alle loro attività alimentari o di ristorazione», in particolare al Quadraro (27 per cento) e a Torpignattara (quasi 22 per cento). E nel cuore della Capitale, dove la «composizione sociale variegata comprende residenti di origine non italiana di condizioni molto diverse, come personale diplomatico, studenti e professori universitari, religiosi, artisti, lavoratori domestici e migranti». Per la maggior parte vivnono all'Esquilino (25 per cento), ma anche a Trastevere e Centro storico (20 per cento), Aventino e XX Settembre (più del 19 per cento). Infine, tra i luoghi più popolati da residenti stranieri, ci sono la Magliana (23 per cento) e Borghesiana (quasi 20 per cento).
Al contrario le aree urbane a ridosso o fuori dal Gra sono quelle in cui la percentuale si abbassa di più, a causa dell'alta «quota di case di proprietà» o dei «grandi nuclei di case popolari assegnate nei decenni scorsi». Le percentuali più basse si trovano al Torrino, nella zona sud di Grottaperfetta, a Barcaccia, nell'area sud-est di Osteria del Curato e in quella nord di Serpentara (poco più del 4 per cento). Subito dopo si piazzano Cecchignola, Tor Tre Teste e Tiburtino sud (circa 5 per cento), infine Laurentino e Pignatelli (6 per cento).
L'aumento percentuale a Roma in dieci anni
In dieci anni (dal 2011 al 2021) la quota degli stranieri è aumentata in tutte le zone urbanistiche tranne due: a Omo, nella periferia est (-20 per cento), e nel quartiere Della Vittoria (-11 per cento). L'aumento maggiore si è verificato invece ala Magliana (+355 per cento), seguita da Tor Cervara (+167 per cento), «entrambe interessate negli ultimi anni da consistenti nuove edificazioni a fronte di una popolazione residente abbastanza bassa».
La percentuale è poi più che raddoppiata a Centocelle, Tor Tre Teste, Prima Porta, Testaccio, San Lorenzo e Tiburtino sud (tra +100 e +130 per cento), e quasi raddoppiata ad Acqua Vergine, Aventino, Trastevere, Massimina, Celio, Gordiani e Pietralata (tra +85 e +100 per cento). Infine a Tor Fiscale la percentuale è rimasta stabile e a Bufalotta, Castel Fusano e Parioli la crescita è rimasta sotto al 10 per cento.
I paesi di origine degli stranieri residenti a Roma
Ma da dove arrivano gli stranieri residenti a Roma? La risposta è nel report: «La Romania è nel 2021 il paese di origine più frequente, con 73mila residenti pari al 22 per cento del totale degli stranieri, il doppio rispetto alle Filippine (38mila, pari al 12 per cento), seguite da Bangladesh (32mila), Cina (17mila), Ucraina (13mila), Perù, India ed Egitto (tra 10 e 11mila), Polonia e Sri Lanka (circa 8.500)». Nel corso dei 30 anni intercorsi tra il 1991 e il 2021 «gli europei si sono mantenuti intorno al 40 per cento tranne un picco nel 2011, dopo l’ingresso dei paesi dell’Europa dell’est in Ue, mentre gli asiatici sono in continuo aumento dal 22 per cento del 1991 al 36 per cento del 2021». Calato il numero degli africani dal 17 per cento del 1991 al 12 per cento nel 2021. Lo stesso vale per gli americani: dal 19 per cento del 1991 al 10 per cento di oggi.
«Vanno comunque tenuti presenti due fenomeni. Il primo - viene precisato nello studio - è che nella città metropolitana di Roma dal 2012 al 2022 quasi 76mila persone di origine straniera hanno acquisito la cittadinanza italiana (grazie soprattutto ai requisiti di residenza e alla trasmissione dai genitori ai figli minori), non venendo quindi più rilevate come “stranieri” al censimento. Il secondo è che per definizione i dati non comprendono gli stranieri irregolari presenti sul territorio comunale, che in tutta Italia nell’ultimo decennio sono stimati in meno del 10% della popolazione straniera complessiva».
Kommentare