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  • Redazione La Capitale

Giubileo, ecco le dieci proposte sul lavoro di Cgil e Uil

Aggiornamento: 3 giorni fa

Le sezioni regionali di Cgil e Uil hanno presentato alla Camera di commercio di Roma le dieci proposte da illustrare al sindaco Roberto Gualtieri il prossimo 9 luglio

Uno dei cantieri aperti a Roma in vista del Giubileo. (Credit: La Capitale)
Uno dei cantieri aperti a Roma in vista del Giubileo. (Credit: La Capitale)

Dieci proposte per il Giubileo, a partire da un Anno Santo a infortuni zero. Questa la base di partenza delle idee presentate dal segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola, e dal segretario Uil di Roma e Lazio, Alberto Civica, nel corso della conferenza stampa nella sede della Camera di commercio di Roma. L'obiettivo dei sindacati, come annunciato, è di concretizzare il tutto durante il tavolo convocato dal sindaco Roberto Gualtieri per il prossimo martedì, 9 luglio. «Abbiamo fatto un accordo molto importante - ha detto Di Cola a proposito della prima proposta - che prevede una deroga delle opere nazionali. Esiste un modello Roma delle opere del Giubileo e vogliamo che venga esteso a tutte le opere che verranno fatte nella Capitale con i fondi del Pnrr e dei fondi ordinari. Chiediamo che ci sia una discussione sugli appalti e sui contratti».


La proposte i Cgil e Uil per il Giubileo

La seconda proposta è un patto per il lavoro e lo sviluppo sostenibile per cui «negli ultimi due anni e mezzo di consiliatura si faccia in modo che tutte le forze in campo possano collaborare», ha proseguito Di Cola. Il terzo punto è il tema del lavoro precario e povero. «Sono ancora troppe - ha aggiunto il segretario regionale della Cgil - le esternalizzazioni nell'amministrazione e c'è un tema dei salari che vanno aumentati». Per questo, come quarta idea i due sindacati propongono percorsi di internalizzazione dei servizi pubblici. «Per farlo - ha detto Di Cola spiegando la quinta proposta - dobbiamo investire sulla contrattazione integrativa, perché vogliamo fare la nostra parte».


E ancora, la sesta proposta riguarda un piano straordinario delle assunzioni del Comune di Roma e l'introduzione di interventi a favore delle condizioni retributive meno vantaggiose quali ad esempio il salario minimo comunale. Il settimo punto riguarda la Carta di qualità del lavoro temporaneo che «può essere una ulteriore azione per qualificare il lavoro». L'ottava proposta punta a introdurre una certificazione del lavoro di qualità, «perché esistono anche aziende virtuose e pensiamo che serva un riconoscimento, a partire dagli alberghi e le strutture ricettive. Ci aspettiamo che inizi un percorso virtuoso che dica che a Roma non c'è spazio per le aziende che non rispettano le regole».


La nona proposta riguarda «la rimozione della tassa romana dell'Irpef sui redditi da pensione e da lavoro» e l'ultima, la numero dieci, riguarda due interventi a sostegno della povertà e l'emergenza abitativa: «Vi chiediamo di trovare le risorse e la volontà politica per dare risposte a chi non ce la fa», è la richiesta di Di Cola e Civica che hanno ribadito anche al Governo la necessità di «dare poteri a Roma e non varare riforme come l'autonomia differenziata e il premierato».


E ha aggiunto infine Svetlana Celli, presidente dell'Assemblea capitolina: «Opere, lavoro e persone sono le tre parole che stanno caratterizzando l'amministrazione guidata da un sindaco che ha deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo e di una assemblea che sta cercando di ascoltare al massimo e di essere di indirizzo e controllo. Questa deve essere l'amministrazione che possa lasciare un segno di rigenerazione urbana, ma anche sociale e morale che la città aspetta. Questa città non deve lasciare indietro nessuno. Sono convinta che il 9 luglio sigleremo questo accordo».


I numeri sul lavoro di Roma e Lazio

Durante l'evento la Cgil e la Uil hanno fornito alcuni dati sul tema del lavoro e del welfare a Roma e nel Lazio. Stando ai numeri diffusi dai sindacati, il 48 per cento dei contratti di lavoro dura un giorno, gli infortuni sul lavoro denunciati nei primi 5 mesi del 2024 sono 13.643. E ancora, negli ultimi tre anni il potere di acquisto è diminuito del 14 per cento. Rispetto a Milano, chi ha un reddito di 20mila euro a Roma paga 180 euro in più e nel 2022 le richieste di sfratto sono state 6.591. Nella Capitale la popolazione over 65 è passata dal 18,5 per cento del 2000 al 23,4 per cento del 2022.






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