Giubileo, il vicario di Roma Reina: «Ritardi nei cantieri»
Il vicario di Roma, prossimo cardinale, commenta (con fiducia) i ritardi e invita la chiesa a dialogare con la politica
Monsignor Baldassarre Reina, vicario della Diocesi di Roma, ha lanciato un chiaro appello riguardo ai ritardi nei lavori per il Giubileo 2025, evidenziando l'urgenza di accelerare i cantieri e la necessità di un dialogo costruttivo tra Chiesa e politica. In un’intervista rilasciata all’Ansa, Reina ha infatti parlato delle sfide che la Capitale sta affrontando, tra i disagi visibili per i cittadini e i ritardi nei lavori, ma mantenendo un atteggiamento fiducioso sul recupero dei tempi.
Giubileo e cantieri in ritardo, il vicario: «Speriamo si recuperi»
Il Giubileo del 2025 è ormai alle porte, e a Roma sono in corso molti cantieri. Sul punto Monsignor Reina, che il prossimo 8 dicembre sarà nominato cardinale da Papa Francesco, ha espresso la sua preoccupazione: «I disagi sono sotto gli occhi di tutti, ma speriamo che i ritardi si possano recuperare nel minor tempo possibile». Il vicario ha confermato che l’intenzione dell’amministrazione, supportata dal tavolo di Palazzo Chigi, è di rispettare le scadenze per completare i cantieri. Sul punto, recentemente, il sindaco Roberto Gualtieri ha ribadito che i lavori stanno procedendo secondo il cronoprogramma: «Siamo nella tabella di marcia».
L'emergenza disuguaglianze e il ruolo della chiesa
Una delle preoccupazioni per il vicario, è che prevalga l'aspetto organizzativo su quello spirituale: «Sto insistendo su delle proposte a livello spirituale, affinché possiamo recuperare il senso originale del Giubileo». Oltre ai ritardi nelle opere pubbliche, Monsignor Reina ha posto l'accento su un altro tema sensibile: le disuguaglianze sociali.
Il Giubileo come ha quindi ricordato,non è solo un evento, ma «un tempo di grazia, misericordia e perdono, e soprattutto di riscatto per gli ultimi». Tra questi ultimi, Reina menziona i senzatetto e le famiglie delle periferie romane che faticano ad arrivare a fine mese: «Roma vive molte difficoltà, ed è inutile nasconderle. Credo - puntualizza -, che la chiesa debba dialogare con le istituzioni per evidenziare le criticità e colmare le lacune, soprattutto in ambiti come lavoro, casa, istruzione e sanità».
Il vicario ha inoltre sottolineato che, oltre alle responsabilità politiche, manca di frequente «un maggiore senso del bene comune» da parte dei cittadini, e ha sottolineato per tanto la necessità di una collaborazione umana e comunitaria per affrontare le sfide della città.
Nuove droghe tra i giovani e l'incontro con Papa Francesco
Un’altra preoccupazione espressa da Monsignor Reina riguarda l’uso crescente delle nuove droghe tra i più giovani, un fenomeno allarmante: «Roma è attraversata da tante situazioni laceranti, come la diffusione di sostanze chimiche tra i giovanissimi. Questi problemi - ha detto Reina, facendo riferimento anche ai femminicidi - spesso passano inosservati, emergendo solo in occasione di episodi tragici» .
A fine mese, la diocesi di Roma terrà un incontro con Papa Francesco per affrontare il tema delle disuguaglianze sociali: «Abbiamo messo in evidenza le povertà - ha detto il vicario, sottolineando l'importanza di affrontare questi temi in modo trasparente e innovativo - che colpiscono i più deboli, in particolare quelle legate al lavoro, alla casa, all'istruzione e alla sanità. Il disagio sociale è profondo, e spesso viene sottovalutato»
Don Luigi Di Liegro e il pellegrinaggio in Terra Santa
Infine, Monsignor Reina ha annunciato la possibile apertura del processo di beatificazione di don Luigi Di Liegro, fondatore della «Caritas» della Capitale: «Una figura straordinaria».
La Chiesa di Roma, ha aggiunto, intende valutare se esistano le condizioni per avviare questo processo.
Guardando oltre i confini della città, Reina ha rivolto il suo pensiero alla Terra Santa e alle guerre che la affliggono, auspicando che presto si possano creare le condizioni per un pellegrinaggio.
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