Fosse Ardeatine, Roma ricorda le 335 persone uccise dal nazifascismo
La commemorazione del 24 marzo con le istituzioni. Nel pomeriggio in Campidoglio sarà srotolato un lungo striscione con i nomi delle vittime

Roma, a 81 anni di distanza, ricorda l'eccidio delle Fosse Ardeatine, simbolo della ferocia nazifascista. Era il 24 marzo 1944 quando 335 persone furono uccise «in uno dei crimini più efferati della guerra», ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel corso della cerimonia commemorativa che si è tenuta con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e quello della regione Lazio Francesco Rocca.
«Società migliore solo se non dimentica»
Per il primo cittadino della Capitale quella delle Fosse Ardeatine è «una ferita che rimarrà per sempre nella nostra città». Ecco perché «ricordare è un dovere: solo con la memoria noi possiamo essere uniti come comunità, e andare avanti sulla base dei valori su cui è nata la democrazia costituzionale: antifascismo, resistenza, ripudio di quei crimini, di quella concezione della politica e della violenza che ci hanno fatto cambiare» ed «essere una società migliore», ha precisato Gualtieri. Secondo il sindaco, infatti, «una società migliore può essere tale se ricorda, non dimentica mai e ricorda sempre come si è potuto arrivare a quell' abisso di orrore».
«Occasioni per riflettere»
«Troppi orrori oggi ancora accompagnano il mondo, e queste sono occasioni per riflettere«, ha detto Rocca. «Sono contento anche di aver visto tantissimi giovani (nel corso della commemorazione, ndr) perché questo sacrificio sia un patrimonio che le giovani generazioni facciano loro» e «sentano quanto è importante la libertà, lottare per la libertà e il rispetto della vita umana», ha aggiunto il presidente della regione.
In Campidoglio striscione con i nomi delle 335 vittime
La commemorazione si sposterà in Campidoglio nelle pomeriggio quando, alle ore 15, ci sarà l'iniziativa «Roma non dimentica l'eccidio delle Fosse Ardeatine». Parole, musica e poesia si uniranno in una cerimonia pubblica e aperta a tutti, promossa dal Comune insieme all' Anfim (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri). Oltre al sindaco saranno presenti l'assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, il presidente dell'Anfim Francesco Albertelli e il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun. L'evento si concluderà con un gesto simbolico sulla scalinata del Campidoglio dove verrà srotolato un lungo striscione con i nomi delle 335 vittime: un tributo alla memoria e alla resistenza della città.
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