Flash mob ambientalista a largo Argentina, in vista della Cop16 a Roma: «Ora è il momento: tuteliamo la biodiversità»
Aggiornamento: 10 ore fa
Dal 25 al 27 febbraio a Roma si terrà la Cop16, nella sede della Fao. E per l'occasione gli ambientalisti hanno rilanciato l’appello al governo
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Maschere di animali, un grande mappamondo volante, un cartonato con un polpo e cartelli colorati. Su di uno si legge: «1 respiro su 2 lo dobbiamo all'oceano». Il Wwf Italia insieme a Marevivo e altre Ong ha organizzato un flash mob in via San Nicola de' Cesarini (a largo di Torre Argentina) oggi pomeriggio venerdì 21 febbraio.
Dal 25 al 27 febbraio a Roma si terrà la Cop16, nella sede della Fao. E per l'occasione gli ambientalisti hanno rilanciato l’appello affinché il Governo italiano «si impegni concretamente nel mobilitare maggiori risorse finanziarie per la biodiversità nei Paesi in via di sviluppo».
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Obiettivo centrale dell'evento è il rafforzamento dell'implementazione del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming Montreal (Kmgbf), il piano d'azione globale dell'Onu che stabilisce 23 target per fermare e invertire la perdita di natura entro il 2030. «È il momento di scegliere - spiega Maria, del Wwf giovani -, e il momento di scegliere si chiama Cop16. Dunque dobbiamo agire ora. Stiamo qui per ricordare a tutti che la biodiversità non va dimenticata. La biodiversità garantisce acqua e aria pulita. E cibo sicuro».
Il biologo Petretti: «Bisogna imparare ad osservare e proteggere la biodiversità, anche in città»
«Siamo qui oggi perché diamo voce alla biodiversità, quindi le specie, gli ecosistemi che necessitano di protezione e di tutela - spiega Maria, attivista del Wwf - tutelare la natura significa dare un futuro a noi e alle generazioni che verranno. Allora, dal 25 al 27 febbraio Roma ospiterà la Cop16: tuteliamo la biodiversità».
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Insieme ai volontari, attivisti e operatori del Wwf, è presente Francesco Petretti, biologo e divulgatore, ha illustrato, con parole e con pennarelli, su una piccola lavagna l'importanza della tutela della biodiversità per l'ambiente e il nostro benessere: «La biodiversità è presente ovunque, anche nei contesti urbani: bisogna imparare a osservarla e proteggerla» spiega.
A Roma, per esempio, il gabbiano reale e i pappagallo trovano risorse alimentari e spazi per nidificare grazie alla presenza di piante, e rifiuti urbani. La convivenza tra uomo e animali «deve essere gestita con attenzione - precisa Petretti -, evitando soluzioni drastiche come l'abbattimento indiscriminato».
Un esempio è l'abbattimento dei lupi, problematico perché potrebbe alterare la struttura sociale dei branchi: «La popolazione dei lupi è già soggetta a perdite significative: ogni anno in media 500 lupi sono già abbattuti in Italia. Finiscono sotto le automobili, mangiano boccone di carne avvelenati, finiscono nei lacci messi per la cattura dei cinghiali...».
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Sul fenomeno dei cinghiali in città
Oltre i lupi, Francesco Petretti si è soffermato anche sul fenomeno dei cinghiali in città, con una critica verso l’atteggiamento di crescente insofferenza verso la fauna selvatica: «Il problema non si risolve con gli abbattimenti, ma con la riduzione delle fonti di cibo disponibili, in modo da farli tornare nei loro habitat naturali e riequilibrare la popolazione. La presenza di animali in ambiente urbano non è un problema, ma un segnale di equilibrio ecologico».
In vista della Cop16: «Mobilitare risorse e trasformare sussidi dannosi in sussidi durevoli per la natura»
«Cosa chiediamo? - parla adesso una manifestante al megafono -. Cosa chiedono queste 39 organizzazioni all'Italia e a tutte le parti impegnate nella Cop16 della biodiversità di Roma? Chiediamo proprio questo: di mobilitare risorse, di trasformare i sussidi dannosi in sussidi favorevoli per la natura. Badate, il nostro non è solo un appello, non è solo l'appello di 39 organizzazioni ma una vera e propria chiamata all'azione».
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