Filippide, Pintus: «Domani non partono le attività». Funari: «Bando pubblicato»
Aggiornamento: 1 ott 2024
Il progetto ha operato finora vincendo il bando del Comune destinati alle attività sportive delle persone più fragili. Bando concluso a giugno 2024. La proroga non c'è stata e si è creata una situazione di stallo burocratico

Sarebbe dovuto iniziare domani, come ogni anno, ma non questo. Il Progetto Filippide non parte. Tra le piscine del Foro Italico e lo stadio di Tre Fontane, gli 80 tra ragazzi e le ragazze autistici o con gravi disabilità, non potranno praticare le loro attività sportive.
Il Progetto Filippide è una associazione riconosciuta dalle Nazioni Unite, affiliata al Comitato Italiano Paralimpico, e che fa parte della conferenza degli Stati sulla Convenzione di tutte le persone con disabilità. Da 20 anni l'associazione consente di fare sport a questi ragazzi.
Il progetto ha operato finora vincendo il bando del Comune destinato alle attività sportive delle persone più fragili. Quest’ultimo bando è terminato effettivamente nel giugno 2024. La proroga non c'è stata immediatamente e si è creata una situazione di stallo burocratico.
Così, il 10 settembre, i genitori degli 80 iscritti al progetto si sono ritrovati in un sit-in al Campidoglio. Un centinaio tra istruttori, atleti con autismo e i loro familiari contro l'incertezza sull'attivazione del Progetto Filippide, il bando ritarda ad arrivare, per stessa ammissione del Comune, e lancia una manifestazione di interesse e chiede a Filippide di avviare le attività in proroga in attesa della gara prevista a novembre.
Successivamente Federico Rocca, consigliere dell’assemblea capitolina (Fdi) aveva presentato una mozione con cui veniva richiesta l’integrazione del Progetto Filippide direttamente come attività del Capidoglio. Ma la mozione, con l’astensione del Centro Sinistra non è passata: «Di fatto non si assumono nessun impegno politico» avevano concluso da Filippide.
Filippide: «Oggi è uscito il bando»
«Oggi è uscito il bando - spiega a La Capitale il presidente dell’associazione Nicola Pintus -, ma comunque domani non partiranno le attività. Inizieranno con l'esito del bando» che dovrebbe essere il 16 ottobre. Le cifre aggiornate del bando sono 304.999 euro, quasi la stessa cifra da noi richiesta, che era di 200mila, più 86mila euro». Però con il bando secondo Pintus, si crea una costante situazione di incertezza: «Il percorso del bando apre proprio questa incognita. D'altra parte intanto fino al 16 ottobre c'è l'iter da aspettare e quindi non si sa nulla». Secondo Pintus, mettere a bando un servizio del genere «è un controsenso proprio nel suo essere». Il rischio è quello di «un viaggio al miglior ribasso. Solo il tempo darà le risposte». Ma intanto fino al 16 ottobre «non ci sono senza certezze per noi, per le famiglie e lavoratori» conclude il presidente di Filippide.
Assessora Funari: «L’istruttoria procede secondo la normativa»
«Dopo l’avviso pubblico, l’istruttoria procede secondo la normativa e da Filippide è stata data disponibilità alla proroga - spiega Barbara Funari, assessora capitolina alle Politiche sociali -. Ci risulta che abbiano accettato la proroga. Dal 1° ottobre, quindi il percorso individuato sta andando avanti. L’impegno da parte nostra è massimo per dare una continuità al servizio, anche con le difficoltà di bilancio e sforzi notevoli».
Filippide: «Accettata la proroga, ci auguriamo di iniziare tra una settimana, in attesa dei risultati del bando»
Con una lettera dell'associazione «Progetto Filippide» indirizzata al Direttore della Direzione Servizi alla Persona del Comune di Roma, il dott. Alessandro Cartelli, sulla proroga tecnica del servizio
attivo dal 1° ottobre 2022 fino al 30 settembre 2024 (per ogni annualità 9 mesi di attività effettiva e 3 mesi di interruzione estiva a luglio, agosto e settembre). La richiesta di proroga copre il periodo dal 1° ottobre 2024 fino alla data dell'affidamento definitivo del servizio.
L'associazione conferma la sua disponibilità a proseguire il servizio per evitare interruzioni, ma pone delle condizioni: la verifica del periodo della proroga, l'adeguatezza del corrispettivo proposto, la disponibilità degli impianti, del personale necessario e dei beneficiari: «Noi abbiamo accettato la disponibilità di valutare una proroga e siamo in attesa dell'invio della stessa, dove devono dettarne i termini».
Per attuare la proroga ci vogliono normali tempi burocratici, anche perché dal 1° gennaio di quest'anno, ricorda Pintus «Non è colpa di nessuno, ci vuole del tempo, qui siamo in un ambito in cui ci sono dei lavoratori che vanno posti sotto le tutele di legge, e degli atleti che vanno, seguiti e assicurati»
Quindi domani non ci sarà l'inizio si alcuna attività: «Se tutto va bene, presumo la prossima settimana. Purtroppo sono gli adempimenti burocratici minimi di tutela un po' per tutti, per noi, per gli istruttori, per gli atleti e anche per il Comune stesso. Restiamo fiduciosi e pronti alla massima collaborazione».
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