Femminicidio Sula, Samson ai pm: «Ero stanco di aspettare Ilaria»
- Redazione La Capitale
- 6 ore fa
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Dal carcere dove è detenuto, il giovane ha descritto le ore precedenti all’omicidio, avvenuto lo scorso 25 marzo nell'appartamento di via Homs, dove viveva con i genitori

«Mi ero stancato di aspettare, e lei cercava altri legami». Sono queste le parole con cui Mark Samson, reo confesso del femminicidio di Ilaria Sula, spiega il suo gesto in una lettera inviata ai magistrati della procura di Roma. Dal carcere dove è detenuto, il giovane ha descritto le ore precedenti all’omicidio, avvenuto lo scorso 25 marzo nell'appartamento di via Homs, dove viveva con i genitori.
Femminicidio Sula, interrogata la madre di Samson
«Dalle 22.15 del 25 marzo e fino alla mezzanotte abbiamo parlato della nostra relazione – scrive Samson – del fatto che mi dava fastidio e mi ero stancato di aspettare, e lei nel frattempo cercava altre persone con cui legare». Parole che delineano un contesto relazionale segnato da tensioni e gelosie, culminate nella brutale uccisione della giovane.
Nel frattempo, un nuovo sviluppo. Nors Manlapaz, madre di Samson, è stata convocata in questura per un ulteriore interrogatorio. Accompagnata dai suoi legali, la donna è stata ascoltata dagli agenti della squadra mobile della questura di Roma, che indagano su un suo possibile coinvolgimento nel tentativo di occultare il delitto.
Manlapaz è formalmente indagata per concorso in occultamento di cadavere. Al centro dell’interrogatorio, il ritrovamento del cellulare di Ilaria, nascosto sotto un cuscino. Secondo quanto riferito da Samson in una delle sue ultime dichiarazioni, a nascondere il dispositivo sarebbe stata proprio la madre, contraddicendo quanto affermato dalla donna nella sua prima deposizione.