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Anita Armenise

Femminicidio Manuela Petrangeli, chiesto giudizio immediato per l'ex

Aggiornamento: 10 ott

Gli inquirenti avevano acquisito nell'indagine i messaggi scambiati con un amico prima dell'omicidio nei quali si legge «oggi forse prendo due piccioni con una fava»

manuela petrangeli

Omicidio aggravato dalla premeditazione, stalking e detenzione abusiva di arma. Questi i capi d'accusa contestati dai pm a Gianluca Molinaro, l'uomo che lo scorso 4 luglio ha sparato due colpi da un fucile a canne mozze contro la sua ex compagna e madre di suo figlio Manuela Petrangeli, per il quale la Procura ha chiesto il giudizio immediato.


In relazione all'accusa di detenzione abusiva del fucile, per Molinaro si aggiunge anche quella di ricettazione. L'uomo, dopo il femminicidio compiuto in via degli Orseolo, a Casetta Mattei, poco distante dalla casa di cura Villa Sandra in cui lavorava la sua ex, si era costituito in caserma consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva compiuto il femminicidio.


Manuela Petrangeli, la premeditazione e lo stalking: «Oggi prendo due piccioni con una fava»

Gli inquirenti avevano acquisito nell'indagine anche i messaggi scambiati con un amico prima dell'omicidio nei quali si legge «oggi forse prendo due piccioni con una fava» e in un altro, dopo l'omicidio, dice «gli ho sparato du botti». Messaggi che l'amico di Molinaro aveva detto di aver visto quando ormai era troppo tardi.


Nell'ordinanza con cui a luglio era stato convalidato il fermo il gip aveva sottolineato come «gli elementi sono assolutamente convergenti» evidenziando la «pervicace gelosia» dell'uomo «nonostante la relazione si fosse conclusa da circa tre anni».

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