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Ex deposito Atac, "Vogliamo spazi per la salute e lo sport"

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 18 giu 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Appello al sindaco Roberto Gualtieri dei cittadini di piazza Ragusa che hanno anche lanciato una petizione. «No all'officina e al deposito di bus elettrici»

ex deposito atac, petizione al Sindaco Gualtieri
Ex deposito Atac di piazza Ragusa. Credit: Carte in regola

Un centro polifunzionale con servizi pubblici per promuovere la salute e lo sport nell’ex deposito Atac di Piazza Ragusa.  E’ quello che chiedono al sindaco di Roma Roberto Gualtieri i cittadini del comitato di quartiere Tuscolano Villa Fiorelli e l’Associazione Villa Fiorelli. Per questo hanno lanciato una petizione  su change.org che ha raggiunto quasi 500 firme.


La storia

Lo stabile, dopo la dismissione del deposito Atac, era andato all’asta ma è stato poi recuperato dal comune. A quel punto la giunta Gualtieri ha pensato di utilizzarlo, nell’ambito del  Piano Urbano della Mobilità Soste­nibile (PUMS),  come officina, ricarica e deposito di bus elettrici. I cittadini non sono d’accordo e chiedono, oltre alla riqualificazione del manufatto di archeologia industriale, un cambio di destinazione.


Spazi pubblici per la salute, il benessere e lo sport

«Questo spazio  - si legge nella petizione - potrebbe offrire numerosi benefici alla comunità locale, inclusi servizi sanitari essenziali, spazi ricreativi e culturali, e supporto alle famiglie. Dire no alla destinazione a deposito/ricarica di bus elettrici significa investire nel benessere della nostra comunità».


I cittadini chiedono più servizi pubblici: laboratori di analisi, ambulatori, day hospital, palestre e centri riabilitativi in un quartiere «pre­valente­mente abitato da anziani e privo di strutture sanitarie». Ma anche spazi per il coworking, aule e cen­tri di formazione, spazi museali e piscine. Secondo i comitati della zona l’ex deposito potrebbe contenere anche più funzioni ed ospitare  il commissariato della Polizia i di Via Casalmonfer­rato.


L’intervento, per i residenti, potrebbe rientrare nei progetti della «città dei 15 minuti» ecco perché l’appello è rivolto anche all’assessore comunale competente Andrea Catarci oltre che all’assessore alla mobilità Eugenio Patanè.


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