Ex borghetto degli artigiani: dopo anni di spaccio, incendi e degrado, ci sono i fondi per realizzare il parco pubblico
L'area, in via di Acqua Bullicante, dove un tempo c'erano le botteghe del fabbro e del falegname, poi finita nel degrado, è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Con l'investimento di circa 1 milione di euro, il municipio intende realizzare un parco pubblico. A queste risorse si aggiungono i 500mila euro già stanziati per la demolizione dei vecchi manufatti e il 2025 potrebbe essere l'anno della svolta.
Spaccio di droga, insediamenti abusivi e incendi. Se fino ad ora l'ex borghetto degli artigiani in via di Acqua Bullicante nel V municipio è conosciuto per questi episodi, ora la situazione potrebbe cambiare. L'area dove un tempo c'erano le botteghe del fabbro e del falegname, poi finita nel degrado, è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, ovvero nel documento di pianificazione e programmazione delle attività del Comune.
I fondi per le demolizioni
Con l'investimento di circa 1 milione di euro, il municipio intende realizzare un parco pubblico. A queste risorse si aggiungono i 500mila euro già stanziati per la demolizione delle strutture presenti nell'area. Secondo il programma dell'amministrazione, nei primi mesi del 2025, verranno eseguite le indagini geognostiche e successivamente avrà inizio l’abbattimento dei manufatti come stabilito da una delibera capitolina proposta dell'assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini.
Il processo partecipativo ed il parco pubblico
Nel corso del 2025, fanno poi sapere il presidente del municipio Mauro Caliste e l'assessore all'ambiente Edoardo Annucci, «sarà avviato un processo partecipativo per la definizione del progetto del parco». Si tratta «di un passo in avanti fondamentale che permetterà di aprire, nel quadrante con meno verde pubblico pro capite, una nuova area verde attrezzata», dichiarano i rappresentanti istituzionali del municipio.
Incendi, spaccio ed esposti. Il 2025 l'anno della svolta
Nel 2018 il comune ha acquisito l'ex borgetto sottraendolo alle mafie poi nel 2022 l'amministrazione ha provveduto alla pulizia dell’area dove ci sono anche fabbricati fatiscenti che devono essere demoliti. In questi anni lo spazio, più volte occupato abusivamente e teatro di incendi, è diventato un luogo di spaccio di degrado dove è stato ritrovato anche il cadavere di un uomo. Una situazione denunciata più volte dai residenti e dai comitati di quartiere che hanno, per giunta, presentato degli esposti e hanno sollecitato il comune e il municipio al fine di riqualifare la zona. Ora ci sono i fondi, un progetto di demolizione dei vecchi manufatti firmato da Risorse per Roma e l'intento del municipio di realizzare un parco pubblico con un percorso di partecipazione insieme alla citadinanza. Il 2025 potrebber essere, quindi, l'anno di svolta per dare un lieto fine a questa lunga e travagliata storia.
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