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  • Edoardo Iacolucci

Dati Confcommercio, Malagò: "Solo con eventi cresce la città"

Aggiornamento: 2 giorni fa

Presentati al «Giulio Onesti» i risultati dell’indagine di Confcommercio Roma dal titolo «Lo sport come fattore di sviluppo e coesione sociale: gli eventi sportivi per la crescita delle periferie»

«Sport che fa crescere. Le periferie scendono in campo». L'evento al Cpo Giulio Onesti (Credit: La Capitale)
«Sport che fa crescere. Le periferie scendono in campo». L'evento al Cpo Giulio Onesti (Credit: La Capitale)

«Se non ci sono i grandi eventi sportivi è impossible costruire impianto pubblico, parlo di stadi e palazzetti». È il presidente del Coni Giovanni Malagò ad introdurre, stamattina nell’aula magna del Complesso olimpico (Cpo) «Giulio Onesti» i risultati dell’indagine di Confcommercio Roma dal titolo «Lo sport come fattore di sviluppo e coesione sociale: gli eventi sportivi per la crescita delle periferie».


Il sondaggio ha esplorato proprio l’impatto sociale ed economico degli eventi sportivi nella Capitale e delle infrastrutture correlate, su questo ha insistito soprattutto Giovanni Malagò.

«Dal 1956 - continua il numero uno del Coni  -, non ne è stato costruito uno di impianto, salvo la obbligatorietà del grande evento sportivo, con cui si mette in moto e si accelera il processo. La nostra città - sottolinea Malagò -,  è connotata da una serie di caratteristiche di cui turismo e sport sono i due piloni, usando un termine rugbistico».

Sulla rigenerazione urbana ha continuato poi Malagò: «Ho insistito che si facesse qui questo incontro, al Cpo. Questo posto è stato fatto quando il mio predecessore (del 1960) riuscì a fare un urbanizzazione: qui dormivano mangiavano e si allenavano gli atleti, tutto sinergico alle Olimpiadi Di Roma '60. Questo è l’eredita che i cinque cerchi hanno lasciato alla Capitale».


Confcommercio Roma: «Gli stadi occasione di rigenerazione urbana»

Sui grandi eventi, e l’impatto socio-economico che comportano, ha puntato il faro il presidente della Confcommercio romana Pier Andrea Chevallard: «Per i cittadini romani questi eventi sono una grande opportunità: non solo punto di vista economico (lavoro e soldi che circolano) ma anche sociale - precisa Chevallard -. Ora non ci sono Olimpiadi nella Capitale e allora che i nuovi stadi siano un'occasione di rigenerazione urbana e valorizzazione per le aree che non sarebbero state utilizzate».


Valerio Toniolo, presidente Grandi Eventi di Confcommercio Roma, presenta i risultati del sondaggio realizzato con un "tracking study" di due fasi:  una di gennaio e febbraio, l'altro di giugno 2024. «Dopo i grandi eventi sportivi - osserva Toniolo -, rimangono le strutture, come lascito. Infrastrutture che quindi restano e che curano la periferia: come la «Ryder Cup» a Guidonia e lo Skate Park all’Appio» L'obiettivo della ricerca è stato rilevare, descrivere e analizzare l'impatto sociale ed economico degli eventi sportivi sul tessuto della città secondo l'opinione dei cittadini.

Quanto, e se, gli eventi sportivi sono in grado di costituire veri e propri motori del processo di rigenerazione del tessuto urbano della città, analizzando l'impatto degli eventi sportivi sulla crescita delle periferie, in termini di sviluppo e coesione sociale, e approfondendo alcuni eventi che si sono svolti nelle periferie (ad esempio la «Ryder»). In questo caso sono stati interpellati solo i residenti di Guidonia e dintorni. Per il resto, migliaia di cittadini romani (over 18) hanno composto questo complesso mosaico di visioni da cui emerge una volontà generale di vedere più eventi nel proprio territorio.


Internazionali, Europei Atletica e Stadio eventi e progetti più utili secondo i romani

In termini di ritorno economico e sociale, gli eventi sportivi che sono percepiti come più utili per la Capitale sono stati gli Internazionali di tennis, gli Europei di Atletica Leggera, la Maratona e per il futuro, il nuovo stadio della Roma, a Pietralata.


Quasi tutti i romani (quasi il 90 per cento) li ritiene i progetti, per lo sviluppo della Capitale e per il proprio quartiere molto importanti. E quasi tutti concordi che gli eventi e manifestazioni sportive debbano tenersi nelle zone periferiche della città.


Ryder Cup: promozine e rilancio per i residenti di Guidonia

Analisi a parte è incentrata sulla «Ryder Cup», la più importante e prestigiosa manifestazione di golf al mondo, ospitata l'anno scorso a Guidonia. Presente al «Giulio Onesti» Franco Chimenti, presidente federale del Golf italiano che si concentra sul danno dei sospetti e delle gelosie tipicamente italiane, quando si progettano grandi manifestazioni sportive e sulle difficoltà dell’amministrazione Capitolina ai tempi dell’Olimpiade del 2024, e di quelle per la realizzazione della «Ryder cup» di Guidonia. Qui, 7 su 10 tra i residenti crede che l'evento ha costituito un vettore di promozione e un'occasione di rilancio dell'economia e della visibilità del luogo.


Onorato: «I romani sono felici dei grandi eventi»

«Questo è uno studio prezioso, un sondaggio che dice che i romani sono felici delle ricadute che i grandi eventi provocano delle città - commenta l'assessore a Sport e Grandi eventi, Alessandro Onorato -. In città c’è una tendenza a guardare un quarto del bicchiere vuoto - concorda con Chimenti -. Esempio: sul turismo dicono tutti che è un turismo spiccio, mordi e fuggi. Invece la permanenza è di 4 giorni, quindi raddoppiato rispetto a pochi anni fa, perché l’amministrazione investe in maniera evidente nel portare più eventi possibili in città. Negli ultimi due anni abbiamo avuto le Olimpiadi senza avere le Olimpiadi ,come impatto».


Sul motivo per cui il Comune fa concerti al Circo Massimo e non a Tor Vergata, l'assessore Onorato spiega che «se avessimo potuto avere i Giochi olimpici, ad esempio, avremmo avuto una struttura completa in quel territori, e sarebbe stata un altra storia. Se non c’è un operazione non vai lontano». L'assessore allo Sport evidenzia infine la differenza tra Roma e Milano: «A Milano media e istituzioni fanno squadra. Noi meno. Ma sport e grandi eventi sono i nostri core business».


Sul punto e sulle periferie, si è concentrato l'intervento di Alessandro Cochi, assessore regionale a Sport e Turismo: «Le periferie devono scendere in campo, anche se i partner cercano sempre il Centro storico e i monumenti. Il grande evento aumenta il Pil. Ma le problematiche ci sono. Per i 50 anni delle Olimpiadi di Roma 1960, abbiamo studiato in Regione, quante strutture siano state fatte. 

E sono veramente poche. Porterò questi dati alla Regione».


Lo skateboard è una disciplina sottovalutata

Sabatino Aracu, è il presidente del federazione italiana Sport rotellistici, (skate e rollerblade) ha portato il World Skate ad Ostia: «Lo skate è un sport forse sottovalutato, ma pubblicità, social lo cercano continuamente». «Avere il coraggio di portarli Colle oppio che era un centro di spaccio. Insieme abbiamo fatto il mondiale ad Ostia lo scorso anno comprendendo come uno sport può dare dignità ad un quartiere, oltre a portare la manifestazione in sè. Dopo gli eventi in periferia non ce ne dobbiamo andare, dobbiamo stare là.

Sabatino Aracu conclude con un'aneddoto accaduto a Colle Oppio: «Alcuni ragazzi erano stati sorpresi a rubare. Gli stessi skater derubati li hanno coinvolti e ora "skatano" insieme. Continuiamo a dare dignità a tanti luoghi che senza sport avrebbero più difficoltà Non ci fermiamo: faremo tante cose».

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