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  • Redazione La Capitale

Emanuela Orlandi nell'audio: "Quanto manca? Basta mi sento male"

Sono le frasi che si sentono nell'audio ritrovato da Pietro Orlandi,  pubblicato dal Fatto Quotidiano. Quella voce sofferente potrebbe essere proprio quella di Emanuela Orlandi, la ragazza vaticana scomparsa a Roma nel giugno di 41 anni fa

Emanuela Orlandi, manifesto della scomparsa
Emanuela Orlandi, manifesto della scomparsa del 1983

«Quanto manca? Fa male. Basta, mi sento male. Dio mio, perché? Per favore mi lasci dormire adesso?».

Sono le frasi che si sentono nell'audio ritrovato da Pietro Orlandi, pubblicato dal Fatto Quotidiano. Quella voce sofferente potrebbe essere proprio quella di Emanuela Orlandi, la ragazza vaticana scomparsa a Roma nel giugno di 41 anni fa.


Il lato A e il lato B dell'audiocassetta di Emanuela Orlandi

Il nastro da cui proviene l'audio è il lato B di una audiocassetta, che nel luglio 1983, viene recapitata alla sede romana dell'Agenzia Ansa, neanche un mese dopo dal rapimento. Di quel nastro ci sono più trascrizioni. Nel lato A infatti si può sentire la voce di Marco Accetti che legge un comunicato in cui viene richiesta la liberazione di Alì Agca, l'attentatore di Papa Giovanni Paolo II. Marco Accetti, supertestimone indagato nel 2013, è stato poi prosciolto.


Ercole Orlandi, il papà di Emanuela, è sempre stato convinto che quella della drammatica registrazione del lato B, invece, fosse la voce di sua figlia. Particolarmente quando si sente dire: «Per favore, mi lasci dormire adesso?».


Chi parla sembra essere imbavagliato. Gli agenti del Sismi che si occuparono di analizzare il nastro all'epoca dissero che la ragazza che parla sembra essere «sottoposta a stimolazioni dolorose di intensità variabile e progressivamente crescente». Oltre ad Ercole Orlandi infatti a loro arrivò questo audio. La voce della ragazza sul nastro, secondo gli esperti del Sismi, «corrisponde a quella di Emanuela». Anche se dopo poco tempo al padre di Emanuela Orlandi, viene riferito che alcune parti della registrazione erano scene di film porno riassemblate, come effettivamente sembra. Potrebbe dunque essere un mix di audio originali con la voce della ragazza, e di scene precedentemente registrate, in modo da farle sembrare così parte della stessa sessione.


Il precedente audio con la voce di Emanuela Orlandi

Questo lato B recapitato alla sede Ansa non è il primo audio pubblicato ultimamente.

Pietro Orlandi intervistato da Federica Sciarelli a «Chi l'ha visto?» riconosce la voce della sorella: «Sì, è la voce di Emanuela, non abbiamo dubbi». L'audio inedito del 5 luglio 1983 è parte di una registrazione dal telefono di casa degli Orlandi di una telefonata dei presunti rapitori. A chiamare, un uomo dall'accento straniero e si sentirebbe la voce di Emanuela: «Dovrei fare il terzo liceo st'altr'anno scientifico». La ragazza risponde ad alcune domande. L'età: «Saranno 16 a gennaio..» la scuola «il liceo scientifico» e il riferimento a quel «paesino sperduto, per Santa Marinella» dove lo zio di Emanuela - ha spiegato lo stesso il fratello Pietro - andava spesso d'estate perché lì aveva casa un loro zio.




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