Eleonora Giorgi, la timida stella del cinema italiano
Addio ad Eleonora Giorgi, attrice indimenticabile dagli anni Ottanta ad oggi. Scomparsa a 71 anni Roma.

Ci sono attrici che trascendono la loro professione e diventano stelle, icone di un’epoca. Eleonora Giorgi è stata una timida diva di un cinema che ha saputo raccontare l’Italia con ironia e malinconia.
Dagli esordi negli anni Settanta tra il proibito e il sensuale - «non mi apparteneva per niente» dirà in seguito - ai ruoli più maturi degli anni Ottanta, Eleonora Giorgi si è trasformata senza perdere la sua essenza: uno sguardo luminoso, una voce dolce e squillante rotta da una nota minore di fragilità.
La gioventù tra ribellione e sofferenza
Da giovane, 21 anni, la morte del fidanzato Alessandro Momo in un incidente in moto che lei stessa gli presta la fa precipitare in un periodo di smarrimento. Inizia a drogarsi, prova tutto, fino alla dipendenza dall'eroina. Un passaggio quasi naturale per quella generazione a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta. Inizia a frequentare ambienti di artisti e intellettuali. In uno di quei salotti bohémien gira un pipa di bocca in bocca e per la prima volta, vicino a Mario Schifano, prova l’oppio. Sviene, un sonno lunghissimo. E da quel momento, la droga diventa un’abitudine.
Si isola sempre più, non mangia. Un tunnel da incubo in cui la luce arriva con l’editore Angelo Rizzoli, che la aiuta a disintossicarsi. A 26 anni si sposano. Hanno un figlio, Andrea, ma il matrimonio finisce nel 1984 dopo lo scandalo P2. Sul set di Sapore di Mare 2, conosce Massimo Ciavarro, con cui si sposa nel 1991 da cui ha il secondo figlio, Paolo. Dopo il divorzio fino al 2007 è stata insieme allo scrittore Andrea De Carlo.
Eleonora Giorgi, da attrice a regista
Dagli anni '80 oltre alla musica, alla televisione e aver lavorato in radio, si mette dietro la macchina da presa e firma due opere Uomini & donne, amori & bugie del 2003 e L'ultima estate nel 2009, con gli attori romani Francesca Ferrazza e Gabriele Penteriani (con la colonna sonora di In the Panchine) Professionalmente la sua carriera si intreccia con alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano, ma con Carlo Verdone realizzerà le interpretazioni più memorabili, soprattutto in Borotalco.
Borotalco: il candore e la disillusione di un'Italia che cambia
Nel 1982, è la protagonista di Borotalco. Un film che è uno specchio di un'epoca, una fotografia ironica e malinconica di un’Italia in transizione. Qui, Eleonora Giorgi è Nadia Vandelli, bionda bella fan di Lucio Dalla, e venditrice di successo presso la «I colossi della musica». Qui lavora anche Sergio, un impacciatissimo collega, interpretato dallo stesso Verdone. Entrambi vogliono migliorare le loro vite, ma tutto finisce in una farsa ai limiti della truffa. In cui la finzione ha lo stesso valore della verità. In cui l’amore è un’illusione. Conoscerà Sergio sotto le mentite spoglie di Manuel Fantoni, e s'innamorerà di lui e di tutte le sue bugie e le fantastiche storie che saprà raccontargli. Il film è un inno alle illusioni e alle piccole sconfitte della quotidianità, una commedia che accarezza la malinconia senza mai abbandonarla del tutto. Eleonora Giorgi è perfetta: il suo fascino non è solo estetico, ma interiore, costruito su un personaggio che vive tra l’ingenuità e la furbizia, tra il desiderio di una vita diversa e la consapevolezza di doversi accontentare. Per questa interpretazione, l’attrice vince il David di Donatello e il Nastro d’Argento.
Compagni di scuola: il ritratto amaro di un’intera generazione
Se Borotalco raccontava l’Italia degli anni Ottanta attraverso sogni di cambiamento, Compagni di scuola (1988) è il risveglio da quell’illusione, il momento in cui il passato torna a bussare con tutta la sua forza. Compagni di scuola diretto e interpretato da Carlo Verdone, è basato su un soggetto scritto dallo stesso regista insieme a Piero De Bernardi, Leonardo Benvenuti e Rossella Contessi ispirato a un'esperienza personale di Verdone.
La trama segue Federica, 35enne che, dopo essere stata abbandonata dall’anziano amante che la manteneva, decide di organizzare una rimpatriata con i suoi ex compagni di liceo. Un incontro agrodolce: ognuno rivela le proprie delusioni e i propri fallimenti. Nessuno sembra davvero migliorato con gli anni: c’è chi è decaduto economicamente, chi moralmente, chi fisicamente. Dal professore di liceo in crisi esistenziale con una giovane amante, all’ex compagno arricchito e spaccone, passando per l’artista fallito, la femminista combattiva, il politicante arrivista ognuno con il proprio bagaglio di rimpianti e insoddisfazioni.
La rimpatriata diventa così un ritratto agrodolce di una generazione disillusa, in bilico tra nostalgia e amarezza. Qui Eleonora Giorgi è Valeria Donati, una giornalista in difficoltà con il marito ed ex compagno di scuola Luca, da cui si è recentemente separata. All'inizio della rimpatriata scolastica con gli amici del liceo, nel rivederlo, pensa di andarsene, ma Federica (Nancy Brilli), l’ospite e padrona di casa, la convince a rimanere nella sua bella villa. Dopo aver respinto le avances di Luca per tutta la serata, alla fine ritroverà un'intesa con lui.
Un’eredità che non svanisce
Il nome di Eleonora Giorgi continuerà a risuonare brillante nella memoria collettiva. Attraverso ruoli iconici, ha dato voce a donne autentiche, fragili e forti allo stesso tempo, capaci di far sorridere e commuovere. Il suo cinema è un viaggio tra spensieratezza e rimpianto, tra sogno e realtà. E mentre le immagini di Sapore di Mare 2, Borotalco e Compagni di scuola scorrono sullo schermo, resta un'unica certezza: Eleonora Giorgi non è stata più di un’attrice, rimane un’emozione.
Comments