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Ddl Sicurezza, gli studenti annunciano la mobilitazione: «Limita la libertà degli atenei»

Anita Armenise

Il disegno di legge ha sollevato critiche anche nel mondo accademico

ddl sicurezza manifestazione
Manifestazione del 14 dicembre a Roma contro il Ddl Sicurezza

Il 17 gennaio segnerà l’inizio delle mobilitazioni della Rete Nazionale No Ddl Sicurezza - A Pieno Regime, che ha annunciato iniziative in tutta Italia per contestare il disegno di legge sicurezza attualmente in discussione in Senato. La rete, costituita da gruppi studenteschi tra cui l’Unione degli Universitari (Udu), ha tenuto la sua seconda assemblea per definire il programma delle proteste, puntando a una partecipazione ampia e determinata.

Ddl Sicurezza, in piazza il 17 gennaio

La protesta inizierà con l’evento simbolico «100mila luci contro il buio del regime», previsto per il prossimo venerdì. A Roma e in altre città, gli studenti manifesteranno contro le restrizioni che, secondo loro, il Ddl Sicurezza potrebbe imporre sulle libertà civili e accademiche. «Invitiamo tutte le forze politiche a creare un cordone di difesa e tutela per chi manifesta – hanno dichiarato i rappresentanti della rete –. Laddove le questure negheranno permessi e agibilità, disobbediremo a qualsiasi divieto».


Gli studenti dell’Udu confermano il loro pieno supporto alle proteste, sottolineando come il disegno di legge rappresenti una minaccia per la libertà accademica. «L'articolo 31 del Ddl Sicurezza, se interpretato a piacimento, rischia di compromettere le libertà fondamentali delle componenti accademiche – ha dichiarato Pierluigi, referente per il settore universitario dell’Udu –. Anche per questo saremo al fianco della rete No Ddl Sicurezza».


Preoccupazioni anche nel mondo accademico

Il disegno di legge ha sollevato critiche anche nel mondo accademico. Il Comitato per la Libertà Accademica della Società per gli studi sul Medio Oriente (SeSaMO) ha espresso «profonda preoccupazione» per le misure proposte, che potrebbero minare i principi fondamentali dell'università pubblica e della libertà di ricerca.


Una nota condivisa dalla Rete Ricerca e Università per la Palestina (Rup) sottolinea il rischio che il decreto, modificando la legge del 2007 sul sistema di informazione per la sicurezza, possa creare uno scenario di controllo e limitazioni non compatibili con il ruolo delle istituzioni accademiche.


«Questo è solo l'inizio di un percorso – spiegano dall’Udu –. Gli appuntamenti proseguiranno per tutto il mese, con decisioni prese di volta in volta».


Polemiche al liceo Manara

Si inserisce, in questo contesto, la polemica nata intorno all'occupazione del liceo Manara di Monteverde. Il collettivo studentesco si è unito alla protesta contro il Ddl: «Alla stretta securitaria del governo Meloni le scuole hanno dato una risposta chiara: Nessuna “sicurezza” potrà essere imposta» - scrivono dal collettivo. Contestualmente è stato affisso uno striscione fuori dalla scuola.


I capigruppo della Lega in Campidoglio e nel municipio XII, Fabrizio Santori e Giovanni Picone, hanno rilasciato una nota congiunta in cui condannano gli episodi. «Rispettiamo il diritto a manifestare, ma non i saccheggi e le distruzioni – affermano –. Chiediamo che siano individuati e perseguiti i responsabili, e che si adottino misure più incisive delle sospensioni per chi ha danneggiato la scuola».







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