Dal Nomentano a Trastevere, ecco i numeri della sosta selvaggia a Roma
Il quadro dipinto da Legambiente è allarmante. Le peggiori 5 strade per percentuale di macchine in sosta irregolare sono, in ordine, via Camesena (85 per cento), via Angelo Emo (70 per cento), via Cipro (66 per cento), piazza Vescovio (64,8 per cento) e via XX Settembre (64,4 per cento)
![Piazza san Bernardo](https://static.wixstatic.com/media/e91775_ca2052c4101e46c8b10262025c1848eb~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_690,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/e91775_ca2052c4101e46c8b10262025c1848eb~mv2.jpg)
A Roma in media il 36 per cento dei veicoli sono parcheggiati in maniera irregolare. Tra i quartieri il record di automobili parcheggiate irregolarmente è quello della Nomentana, seguito dalle zone di San Pietro e Trastevere con una media del 36 per cento.
In particolare, le peggiori 5 strade per percentuale di macchine in sosta irregolare sono, in ordine, via Camesena (85 per cento), via Angelo Emo (70 per cento), via Cipro (66 per cento), piazza Vescovio (64,8 per cento) e via XX Settembre (64,4 per cento).
È quanto emerge da dossier «Mobilità Negata a Roma - Sosta Selvaggia nelle Strade della Capitale», realizzato da Legambiente Lazio. L’associazione dipinge un quadro allarmante di una città soffocata dal traffico, dall'inquinamento atmosferico e dall'inciviltà stradale, invitando a una decisa inversione di rotta.
Il numero di auto supera il numero delle patenti
Con un tasso veicolare tra i più alti d’Europa, 62 veicoli ogni 100 abitanti, Roma vive una crisi di spazio urbano. L'83 per cento dello spazio pubblico è occupato da autoveicoli, spesso utilizzati per spostamenti brevi, inferiori a 5 chilometri. Inoltre, il fenomeno della sosta selvaggia interessa il 36% dei veicoli parcheggiati, con picchi nelle aree centrali e nei pressi di punti strategici come università e stazioni ferroviarie.
Un dato emblematico è il numero di auto supera quello delle patenti. Questo significa che molte famiglie romane possiedono più veicoli di quelli effettivamente utilizzati, aggravando la congestione urbana. A farne le spese sono i pedoni, i ciclisti e i mezzi pubblici, spesso intralciati da auto in doppia fila o motorini parcheggiati sui marciapiedi.
Nomentano, il quartiere con più soste selvagge
![I dati sulla sosta selviaggia (Fonte: Legambiente)](https://static.wixstatic.com/media/e91775_3aec7298c633475a97ffd50895864ca0~mv2.png/v1/fill/w_674,h_1024,al_c,q_90,enc_avif,quality_auto/e91775_3aec7298c633475a97ffd50895864ca0~mv2.png)
Il dossier mette in evidenza alcune strade romane particolarmente colpite dal fenomeno della sosta selvaggia, sia nel centro che in periferia. Tra le aree centrali più problematiche spicca via XX Settembre, dove il 64,44 per cento delle auto e il 62,43 per cento dei motorini risultano parcheggiati in modo irregolare.
A piazza Vescovio lo spazio pubblico occupato dagli irregolari è pari al 21 per cento per le auto e al 3,10 per cento per i motorini: la percentuale di auto in sosta irregolare è del 64,89 per cento e per i motorini, il 73,91 per cento è in sosta irregolare.
Anche via Nomentana, nel tratto tra Sant'Agnese Labicano e Porta Pia, registra numeri elevati, con il 48,46 per cento di auto e il 58,23 per cento di scooter parcheggiati fuori dagli stalli consentiti.
Spostandosi in via Catania e via Bari, la situazione non è migliore: il 54,65 per cento delle auto e il 66,67 per cento delle moto sono in sosta vietata. Piazza San Bernardo, dietro piazza della Repubblica, ad esempio, vede il 44,68 per cento delle auto e il 56,59 per cento dei motorini parcheggiati irregolarmente.
Centro, maglia nera per la sosta selvaggia a Trastevere
![Sosta selvaggia a Trastevere (Fonte: Legambiente)](https://static.wixstatic.com/media/e91775_39dea00b67ef400bb82114909fa1f6ff~mv2.png/v1/fill/w_980,h_696,al_c,q_90,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/e91775_39dea00b67ef400bb82114909fa1f6ff~mv2.png)
A Viale Trastevere le percentuali sono pari al 38,61 per cento per le auto e al 60 per cento per le moto. Alcune zone specifiche meritano una menzione speciale per la gravità della situazione.
Mentre in media nel quartiere si registrano il 12,1 per cento di monopattini in sosta selvaggia, il 63,6 per cento di auto parcheggiate irregolarmente e il 24,3 per cento di scooter.
Quartiere Aurelio, maglia nera a via Emo
Piazza Irnerio, all'Aurelio, presenta il 59,46 per cento di auto e il 63,2 per cento di moto in sosta vietata. Maglia nera a via Angelo Emo, nel tratto tra via degli Ammiragli e via vittor Pisani, che presenta un quadro critico, con il 70,68 per cento di auto e il 72,3 per cento di moto parcheggiate fuori regola.
In via Cipro lo spazio occupato dagli irregolari raggiunge livelli significativi, soprattutto per le auto: la percentuale in sosta irregolare è del 66,26 per cento, mentre per i motorini, il 32 per cento è in sosta irregolare. A pochi passi, in via Andrea Doria, dietro il Vaticano, la situazione è simile, con il 62,2 per cento delle auto e il 65,2 per cento delle moto parcheggiate fuori dagli stalli consentiti.
Sosta selvaggia nelle periferie: via Casamena la più critica
Le periferie di Roma non sono da meno. In via Camesena, in zona Portonaccio, non sono presenti parcheggi regolari per motorini, e di conseguenza il 100 per cento dei motorini è in sosta irregolare. Per le auto, l'85,14 per cento è parcheggiato in modo irregolare.
Altro esempio emblematico è andando verso Sud, via della Magliana, (nel tratto dal viadotto della Magliana a Lungotevere della Magliana) dove il 47,09 per cento delle auto e addirittura il 100 per cento dei motorini si trovano in condizioni di sosta irregolare.
![Grafico sui dati della sosta selvaggia alla Magliana (Fonte: Legambiente)](https://static.wixstatic.com/media/e91775_c019a6e732564e5fb1043e0c8eec109a~mv2.png/v1/fill/w_980,h_552,al_c,q_90,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/e91775_c019a6e732564e5fb1043e0c8eec109a~mv2.png)
Un numero che fa alzare la media di tutto il quartiere che ha l'87 per cento di scooter parcheggiati male, fuori dai loro spazi.
In via dei Durantini, Pietralata, le auto in sosta selvaggia sono il 39,13 per cento, mente gli scooter 75 per cento. A Villa Gordiani, in via Partenope, i motorini irregolari rappresentano il 91,7 per cento del totale, mentre le auto arrivano al 27,27 per cento. In via Tuscolana, nel tratto tra Porta Furba e Subaugusta, il 30,8 per cento delle auto e il 35,5 per cento dei motorini non rispettano le regole di sosta.
Un problema di sicurezza e salute
Il traffico romano non è solo una questione di tempo sprecato: è anche una minaccia per la sicurezza e la salute. Nel 2023, gli incidenti stradali hanno causato 193 morti e 15.919 feriti, con una media di oltre 43 feriti al giorno. Parallelamente, l’inquinamento atmosferico rimane a livelli preoccupanti: i dati del 2023 mostrano concentrazioni di No₂ e Pm10 ben al di sopra dei limiti fissati dall'Unione Europea, esponendo la città a nuove procedure di infrazione comunitaria.
Centro e periferia: criticità diffuse
L’indagine di Legambiente ha monitorato oltre 17mila veicoli in 55 strade distribuite tra centro e periferia, rilevando che la sosta irregolare è un fenomeno trasversale. Nel centro storico, la pressione veicolare è amplificata dalla presenza di attività commerciali, uffici e monumenti, ma anche nelle periferie residenziali si registrano alti tassi di irregolarità, con medie del 37 per cento di veicoli fuori stallo.
Un esempio emblematico è via della Magliana, dove il 47 per cento delle auto è parcheggiato in modo irregolare. Anche i motorini contribuiscono al caos: il 98 per cento dei motocicli nei quartieri periferici è parcheggiato al di fuori delle aree designate, spesso sui marciapiedi, penalizzando i pedoni.
Il ruolo della micromobilità
Nonostante le polemiche sui monopattini, il dossier evidenzia come il loro impatto sul traffico e sugli spazi urbani sia marginale. I veicoli di micromobilità rappresentano solo l’8,6 per cento delle irregolarità, una quantità irrisoria rispetto a quella delle auto e dei motorini. Il problema, dunque, non è nella diffusione di questi mezzi, ma nella mancanza di regolamentazione e infrastrutture adeguate.
Le proposte per una mobilità sostenibile
Legambiente lancia quindi il suo appello per ridurre il numero di automobili nella Capitale, evidenziando l'importanza del trasporto pubblico, e che venga potenziato con nuove linee tramviarie, prolungamenti della metro e corsie preferenziali. L'importanza di aree pedonali e zone Ztl, compresa l'estensione delle fasce verdi per limitare l'accesso delle auto private.
Altro settore da utilizzare in misura maggiore è la mobilità ciclabile e sharing mobility con percorsi sicuri e regolamentati per biciclette e monopattini.
Il dossier dell'associazione ambientalista arriva alla conclusione che, senza scelte coraggiose, Roma rischia di rimanere prigioniera della sua insostenibile mobilità. La recente introduzione della Fascia Verde Ztl e i progetti finanziati con i fondi del Pnrr rappresentano passi nella giusta direzione, ma serve un impegno più deciso per restituire spazio pubblico ai cittadini e ridurre l’impatto ambientale della mobilità.
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