top of page
  • Edoardo Iacolucci

Dal Comune e Fondazione Roma un bonus affitto

Aggiornamento: 26 giu

«Previsti 1 milione di euro per famiglie numerose, neo-genitori e bambini disabili». Il progetto approvato in Giunta questa mattina.

Il presidente di Fondazione Roma Franco Parasassi e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Franco Parasassi (Fondazione Roma) e il sindaco Roberto Gualtieri. Credit: La Capitale

Un aiuto economico per l'affitto da 1 milione di euro per un 1000 famiglie, numerose e in difficoltà economiche e sociali. È questo l'accordo che stamattina è stato presentato dal Comune insieme a «Fondazione Roma» in una conferenza stampa ed approvato dalla Giunta Capitolina.


Presenti il sindaco Roberto Gualtieri, il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi,  l'assessore alle Politiche abitative Tobia Zevi e il presidente comunale della Commissione Casa Yuri Trombetti.


«Un miliore di euro totale: 1000 per richiedente»

«Una fascia di popolazione molto ampia si trova in condizioni di difficoltà - osserva il sindaco Gualtieri -, e non può essere tutta assorbita e coperta dalle politiche di edilizia residenziale pubblica». Per questo il milione di euro messo a disposizione da Fondazione Roma diventa molto importante per le politiche abitative della città. Un contributo economico che non potrà eccedere i mille euro per ogni richiedente.


L'iniziativa copre mille famiglie romane in difficoltà

Secondo i calcoli del Dipartimento della valorizzazione Patrimonio e Politiche Abitative, le risorse a disposizione potranno rispondere a richieste di sostegno economico provenienti da un bacino di 1000-1200 famiglie.


«Questo - spiega Roberto Gualtieri - ci permette di proseguire con l'erogazione del contributo all'affitto che avremmo dovuto togliere dopo che il Governo poco saggiamente lo ha abolito».

«L'ultimo contributo statale - ricorda l'assessore comunale Zevi intervenuto dopo il sindaco-, è relativo all'anno 2022 ed era stato di 15 milioni e copriva 29 mila famiglie».

L'ingente finanziamento di Fondazione Roma  non coprirà comunque tutti quei 29mila nuclei familiari ma «una platea più circoscritta - precisa in seguito il sindaco -, ma molto significativa».


Il bando sarà ufficialmente aperto tra ottobre 2024 e febbraio 2025, e rivolto alle famiglie sotto 14 mila euro di Isee (con due o più figli minori, o con un figlio nato nel 2023 o nel 2024, oppure con un minore disabile), e che abbiano un contratto registrato e non siano assegnatarie Erp (case popolari gestite dal Comune).


Campidoglio e Fondazione Roma: il progetto che unisce pubblico e privato

Mille euro l'anno sono quindi «circa due mensilità l'anno -  spiega il presidente della Fondazione Parasassi -, cioè un aiuto significativo. La Fondazione - ha proseguito il presidente - ha rivisto il suo posizionamento sul territorio e il nostro interlocutore naturale è il Campidoglio». In sei mesi è stato messo su un progetto di partenariato pubblico-privato: «È un intervento di natura assistenziale perché siamo in emergenza - conclude Parasassi -, ma noi vorremo fare anche interventi di sviluppo».


«È la dimostrazione - ha concordato Gualtieri - che con la sussidiarietà e soggetti illuminati come la Fondazione Roma si possono fare delle buone pratiche, veramente si riesce a fare del bene ad ampi segmenti della popolazione» «Questa delibera è chiara ed efficace - ha aggiunto l'assessore Tobia Zevi -. Questa idea c'è sembrata la più rapida ed la più efficiente. Il settore in questo momento soffre, e il mercato sta crescendo soprattutto sulla locazione».


Come spiegato dal presidente della Commissione Casa, Trombetti, il Campidoglio è al lavoro su diverse questioni: «C'è una fascia grigia, con un reddito alto per l'Erp ma troppo basso per il mercato romano, il secondo più alto dopo Milano. Ora c'è una proposta di delibera che introduce una sorta di assegno universale per la casa per sostenere chi non ce la fa e rischia di entrare in emergenza abitativa -  continua Trombetti -. Sara uno strumento agile per affrontare situazioni non previste dalla vecchia delibera 163, come donne che scappano da casa dai loro aguzzini. Ottenere una casa rapidamente non è facile: servirà a superare i momenti di difficoltà. Dobbiamo fare un grande piano di housing - conclude il presidente della Commsione casa -, perché il canone familiare non incida più del 30% del reddito».


I requisiti per accedere al bando

Il bando pubblico sarà aperto a tutti i nuclei familiari di cittadini italiani, europei o con permesso di soggiorno in corso di validità, che vivono, lavorano o studiano a Roma. La misura è rivolta alle famiglie in cui siano presenti due o più figli minori o un figlio minore con disabilità oppure che abbiano avuto un figlio nel 2023/2024.

 

Ulteriori requisiti sono i seguenti: un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato, non proprietari di alloggi adeguati alle esigenze del nucleo o assegnatari di alloggi ERP, un ISEE inferiore a 14.000 euro su cui il canone di locazione annua incide per oltre il 24%.


Il progetto ricalca quanto previsto nel «Piano Strategico per il Diritto all'Abitare 2023-2026» che, accanto ad una politica di ampliamento del numero di case edilizia residenziale pubblica (Erp) prevede misure di welfare abitativo per la fascia media in difficoltà. Uno strumento entrato in crisi a partire dal 2023, per via del mancato rifinanziamento da parere del Governo nazionale del Fondo regionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e del Fondo a sostegno degli inquilini morosi incolpevoli.


 


bottom of page