Ztl fino alle 20 per Natale, scoppia la polemica dei commercianti: «Pronti alla serrata»
Proteste per la mancanza di dialogo con il Comune. La Ztl natalizia, la carenza di taxi e parcheggi e la concorrenza dell’e-commerce mettono a rischio le attività di qualità
![Piazza del Popolo](https://static.wixstatic.com/media/50e39b_80dedb7b697e43e28ec51b7dbd73bc93~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_551,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/50e39b_80dedb7b697e43e28ec51b7dbd73bc93~mv2.jpg)
I commercianti del centro storico di Roma minacciano di abbassare le serrande in segno di protesta, denunciando la mancanza di un tavolo di concertazione con il Comune per affrontare le numerose criticità del settore.
Le ragioni del malcontento
Federico Mondello, presidente di Cna Commercio, ha spiegato che il problema principale è la totale assenza di una visione politica: «Non esiste un tavolo di concertazione con il Comune per affrontare i tanti temi che riguardano la tutela del centro storico e del suo commercio».
Tra le questioni più controverse spicca la gestione della Ztl natalizia. I rappresentanti delle quattro principali associazioni di categoria (Confcommercio, Cna, Confartigianato e Confesercenti) lamentano di non essere stati coinvolti dall'assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, che ha replicato: «Il Piano Natale di quest’anno ricalca quasi totalmente quello dello scorso anno, quindi non era necessaria una concertazione».
Trasporti e accessibilità: un nodo irrisolto
Nonostante l’iniziativa di rafforzare i mezzi pubblici con tre linee gratuite verso il centro, i commercianti puntano il dito contro la carenza di taxi e parcheggi, ostacoli significativi per la clientela «alto spendente».
Fabrizio Russo di Confcommercio centro storico sottolinea: «In centro storico i costi di gestione sono alti, quindi puntiamo a una clientela alto spendente. Ma dai quartieri benestanti non arrivano perché non trovano taxi o parcheggi».
Declino del commercio di qualità
Le difficoltà non si limitano all’accessibilità. Secondo Massimo Bertoni di Federmoda Roma Confcommercio, il centro storico è ormai invaso da minimarket e negozi di souvenir, mentre chiudono sempre più attività storiche e negozi artigianali: «Quest’anno hanno chiuso più di 200 negozi e dopo le 18 il centro si svuota. Non basta dire che si ha a cuore il commercio di vicinato, servono azioni concrete».
Anche Antonio Faidella di Confartigianato Roma evidenzia l’impatto negativo della concorrenza di piattaforme e-commerce e prodotti contraffatti: «A fronte di cambiamenti così profondi, non ci sono politiche per rilanciare i negozi di vicinato. Serve un tavolo di concertazione per discutere del centro storico anche dopo il Giubileo».
Le risposte del Comune
L’assessora alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, ha ribattuto alle critiche ribadendo la disponibilità al confronto: «Incontro spesso le associazioni di categoria su temi come l’occupazione di suolo pubblico e le botteghe storiche. Sono pronta a organizzare focus specifici con il I municipio, purché ci sia la volontà di partecipare».
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