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  • Camilla Palladino

Corteo pro-Palestina del 5 ottobre, il neo questore Massucci: «Esiste un divieto che va fatto rispettare»

Dopo un primo momento di commozione nel parlare della sua famiglia, della realizzazione del suo «sogno professionale», e ricordando il collega Antonino Mendolia, dirigente del commissariato San Giovanni morto ad agosto, Massucci ha iniziato a illustrare gli obiettivi del suo lavoro, a partire dal modus operandi

Roberto Massucci, neo questore di Roma
Roberto Massucci, neo questore di Roma

La gestione della sicurezza durante il Giubileo, la situazione intorno a stazione Termini, i riferimenti al corteo pro-Palestina indetto per il prossimo 5 ottobre e vietato dal Viminale. Sono alcuni dei temi toccati da Roberto Massucci, nuovo questore di Roma, nel corso del suo discorso alla cerimonia di insediamento, alla presenza del capo della polizia Vittorio Pisani. «Ringrazio Carmine Belfiore - premette Pisani - per come ha diretto questo ufficio, mi ha lasciato un'ipotesi di ristrutturazione della questura di Roma, quindi con un po' di sacrificio andranno rivisti i commissariati sul territorio perché la città è cambiata e continua a espandersi sul territorio. Stiamo cercando di risolvere anche i problemi di questo palazzo, siamo in trattativa per l'acquisizione della palazzina di via Genova».


Massucci: «La realizzazione del mio sogno professionale»

Poi, dopo un primo momento di commozione nel parlare della sua famiglia, della realizzazione del suo «sogno professionale», e ricordando il collega Antonino Mendolia, dirigente del commissariato San Giovanni morto ad agosto, Massucci ha iniziato a illustrare gli obiettivi del suo lavoro, a partire dal modus operandi. «Abbiamo sempre lavorato nell'ottica della squadra, dell'agire come un singolo uomo. Ora - ha detto - si apre la stagione dell'impegno e non vedo l'ora di iniziare. Un impegno da portare avanti in modo corale. Ci prepariamo ad affrontare il Giubileo: il 24 dicembre si aprirà la porta Santa. Sarà fondamentale, e rubo una citazione dell'amato capo della polizia Antonio Manganelli, incollare il dipartimento al territorio e viceversa. Perché significa andare tutti nella stessa direzione».


Due occhi sullo stadio e il divieto per il corteo del 5 ottobre

In primis, lo scopo dovrà essere la garanzia della sicurezza e il rispetto delle regole. A partire dall'attenzione sull'Olimpico: «Avrò due occhi sulle curve, perché ciò che succede all'interno dello stadio» è importante. «Essere ultrà non è di per sé un disvalore, ma nel rispetto della legalità». Per quanto riguarda le manifestazioni pro-Palestina del 5 ottobre «noi abbiamo già iniziato a lavorare sulle informazioni e faremo un tavolo tecnico il 4 ottobre. Ci stiamo organizzando per pianificare servizi specifici a Ostiense e i controlli inizieranno fin dai caselli, diventando più stringenti nei luoghi delle iniziative per le quali, lo ricordo, esiste un divieto che va fatto rispettare anche utilizzando il dialogo».


Il Giubileo e le interferenze della criminalità

Infine i riferimenti al Giubileo. «Lavoreremo per portare avanti un progetto di continuità che deve guardare ai giovani, alle comunità straniere e alle comunità di Roma. La preparazione al Giubileo ha un costo per la vivibilità cittadina per i cantieri che miglioreranno Roma. Nei luoghi dove si svolgeranno gli eventi lavoreremo nel segno di una "polizia gentile"», dice Massucci. E aggiunge: «Come tutti i grandi eventi che attivano un flusso di denaro importante, c'è bisogno di attivare la cabina di regia che era già stata attivata dalle forze dell'ordine, con il coordinamento della prefettura, che ha il coordinamento dell'antimafia».


Livello di allerta 2 per l'antiterrorismo

«Va tenuto alto il livello della prevenzione per quanto riguarda la gestione della sicurezza pubblica. Se è vero che abbiamo fatto un Giubileo straordinario ai tempi dell'Isis, i tempi che stiamo vivendo adesso non sono tanto più sereni. Il livello di allerta del Paese è di livello due, che è quello prima dell'attacco terroristico, quindi l'attenzione è altissima». Una menzione particolare, infine, l'ha meritata la stazione Termini, biglietto da visita della Capitale per chi arriverà per l'Anno Santo. «Sulla stazione Termini bisogna andare avanti con determinazione e ci si può lavorare tutti insieme. La microcriminalità si è organizzata. Per la metropolitana è stato avviato il progetto della PolMetro».




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