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Conto alla rovescia per il Conclave: i cardinali si preparano all’ingresso in Cappella Sistina. Ecco quali sono stati il più lungo e il più breve della storia

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 14 minuti fa
  • Tempo di lettura: 3 min

I cardinali elettori, attualmente 133 dopo le defezioni per motivi di salute dello spagnolo Antonio Cañizares e dell’arcivescovo emerito di Sarajevo Vinko Puljić, stanno affluendo a Roma da ogni angolo del mondo

La cupola di San Pietro (La Capitale)
La cupola di San Pietro (La Capitale)

È iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per l’ingresso dei cardinali nella Cappella Sistina, dove si riuniranno per eleggere il successore di Papa Francesco. Lunedì 28 aprile i porporati si ritroveranno ancora una volta nell’aula del Sinodo per una nuova congregazione generale.


I cardinali elettori

I cardinali elettori, attualmente 133 dopo le defezioni per motivi di salute dello spagnolo Antonio Cañizares e dell’arcivescovo emerito di Sarajevo Vinko Puljić, stanno affluendo a Roma da ogni angolo del mondo. Molti di loro si incontreranno di persona per la prima volta. Rimane ancora incerta la posizione del cardinale Angelo Becciu, sebbene il decano del collegio cardinalizio Giovanni Battista Re gli avrebbe confermato il diritto di voto.


Il pellegrinaggio alla tomba di Papa Francesco

Nel frattempo, domenica 27 aprile, i cardinali hanno partecipato a un pellegrinaggio alla tomba del Pontefice defunto nella basilica di Santa Maria Maggiore per la recita dei Secondi Vespri. In prima fila si trovavano alcuni dei possibili favoriti per l’elezione: i cardinali Pierbattista Pizzaballa, Mario Grech, Pietro Parolin e Giuseppe Betori, già arcivescovo di Firenze. Assente invece il controverso Becciu.


Le impressioni dei cardinali prima del Conclave

All'uscita dalla basilica alcuni cardinali hanno condiviso le loro impressioni sull’atmosfera che si respira alla vigilia del Conclave. Il cardinale Sean Brady, arcivescovo emerito irlandese, ha parlato di «un clima eccellente e amabile». Sul tema della chiarezza delle idee prima di entrare in Sistina, il cardinale Angelo De Donatis ha ammesso che «bisognerà maturarle man mano». Infine, il cardinale Jean Zerbo, arcivescovo del Mali, ha sottolineato come la diversità di culture e provenienze sia una ricchezza per la Chiesa, affermando che «nella Chiesa non esistono colori».


Quanto dura il Conclave

Ma quanto durerà il conclave? Va detto che non esiste una durata prestabilita: si procede fino a quando non si raggiunge la maggioranza di due terzi necessaria per l'elezione del nuovo Pontefice. In caso di stallo dopo la 33esima o 34esima votazione, si procede a un ballottaggio tra i due cardinali più votati, mantenendo comunque la necessità della maggioranza dei due terzi. Tuttavia, l’esperienza moderna indica che di norma i Conclavi si concludono tra i quattro e i cinque giorni.


Il Conclave più breve della storia

Nella storia della Chiesa, il Conclave più rapido si tenne tra il 31 ottobre e il primo novembre 1503, quando in circa dieci ore venne eletto Papa Giulio II, al secolo Giuliano della Rovere. Tra i Conclavi più rapidi dei tempi recenti si ricordano quelli del 2005 e del 2013. Benedetto XVI fu eletto in sole 26 ore e con appena quattro scrutini, mentre Papa Francesco venne scelto dopo 36 ore e cinque votazioni.


Il Conclave più lungo della storia

All'estremo opposto, il Conclave più lungo nella storia della Chiesa durò più di 31 mesi: dal marzo 1271 al settembre 1272, a Viterbo. La lunghissima incertezza, dovuta a divisioni politiche e contrasti interni, costrinse l'intervento delle autorità locali che, per accelerare l’elezione, rinchiusero i cardinali, ridussero le loro razioni di cibo e rimossero persino il tetto del palazzo dove erano riuniti, esponendoli alle intemperie. Alla fine, venne eletto Tedaldo Visconti, futuro Papa Gregorio X.


Le fumate delle 12 e delle 19

Questo episodio diede origine alla pratica di tenere i Conclavi «cum clave», ovvero «chiusi a chiave». Tuttora infatti, durante i giorni delle votazioni, ai cardinali è vietato ogni contatto con l’esterno e l’uso di dispositivi elettronici. Saranno le fumate a scandire quei giorni decisivi per la Chiesa: una fumata alla fine della mattinata, intorno a mezzogiorno, e una alla sera, verso le 19. Sarà da una fumata bianca che il mondo saprà che un nuovo Pontefice è stato scelto.





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