Papa Francesco, dal Gemelli: «Condizioni stabili ma prognosi riservata»
Aggiornamento: 23 ore fa
Il Pontefice dopo l'episodio di broncospasmo con inalazione non porta più la mascherina. Può muoversi e camminare
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Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma il 14 febbraio 2025 a causa di una bronchite con infezione polimicrobica, complicata successivamente da una polmonite bilaterale. Durante la degenza, ha affrontato episodi di broncospasmo che hanno richiesto ventilazione meccanica non invasiva.
Il bollettino di domenica 2 marzo
«Le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata». Così si legge nel bollettino medico diffuso dalla Sala stampa Vaticana.
Nella mattinata Bergolgio ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera.
«La notte» tra il primo e il 2 marzo, «è stata tranquilla, il Papa riposa ancora». È quanto si legge dal bollettino vaticano riguardo le condizioni di salute di Papa Francesco.
Il Pontefice è apiretico e - secondo quanto si apprende - non mostra leucocitosi. I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili. Ha continuato ad alimentarsi e ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo. E' sempre vigile ed orientato. Ieri pomeriggio ha ricevuto l'Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera. La prognosi rimane riservata.
Papa Fancesco, le condizioni di salute dei giorni scorsi
Dopo la crisi di broncospasmo del 28 febbraio, il Pontefice ha mostrato una buona risposta alle terapie, con parametri emodinamici stabili e un recupero della ventilazione ai livelli precedenti. Attualmente è apiretico, non presenta episodi di broncospasmo e continua ad alimentarsi regolarmente. La notte tra il 1 e il 2 marzo è trascorsa tranquillamente, e il Papa, pur mantenendo la prudenza, ha ripreso la fisioterapia respiratoria e momenti di preghiera. Nonostante questi segnali positivi, la prognosi resta riservata e le sue condizioni continuano a essere seguite con la massima cautela dai medici.
Gualtieri: «I romani gli vogliono bene»
«Vorrei davvero mandare un saluto e un abbraccio a papa Francesco, siamo tutti felici di leggere che sta migliorando, pensiamo a lui, preghiamo per lui e siamo davvero così attenti e aspettiamo di vederlo tornare dentro il Giubileo, nella Chiesa e nella sua opera straordinaria», ha detto il sindaco Roberto Gualtieri, intervenuto ai microfoni di Radio Vaticana nella mattinata di venerdì 28 febbraio. E ha aggiunto: «Ho un rapporto bellissimo con il Santo Padre e ogni volta che lo vedo sono commosso dalla sua capacità di esercitare il suo ministero, in modo profondo e allo stesso tempo vicino alle persone. È veramente una persona straordinaria, i romani gli vogliono bene».
Papa Francesco, la preghiera dei fedeli
Da giorni, intanto, sotto le finestre del decimo piano del Policlinico Gemelli dove è ricoverato il Pontefice, si radunano numerosi fedeli.
Pregano, recitano il Rosario e l'Ave Maria, lasciando fiori e messaggi di auguri ai piedi della statua di Papa Giovanni Paolo II.
Tra i presenti, in questi giorni anche il Movimento Cristiano Lavoratori che ha voluto esprimere la propria vicinanza con uno striscione che recita: «Oggi più che mai c’è bisogno di te Francesco».
Papa Francesco e il Concistoro per la canonizzazione di due beati
Il 25 febbraio, Papa Francesco ha convocato un Concistoro per la canonizzazione di due beati: il medico venezuelano Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros e l'italiano Bartolo Longo. La notizia è stata diffusa tramite il Bollettino della Sala Stampa Vaticana, in seguito a un incontro con il cardinale Pietro Parolin e l'arcivescovo Edgar Peña Parra.
Il Concistoro è un'assemblea ufficiale dei cardinali presieduta dal Papa. È una delle occasioni ecclesiastiche più importanti, in cui vengono affrontate questioni di grande rilievo per la Chiesa. E, sebbene sia stato convocato, la data esatta del suo svolgimento non è ancora stata stabilita.
Nessuna rinuncia al pontificato: smentite le speculazioni
Alcuni hanno erroneamente collegato la convocazione del Concistoro a una possibile rinuncia di Papa Francesco, facendo un parallelo con la storica decisione di Benedetto XVI.
L'11 febbraio 2013, infatti, l'ex Pontefice annunciò la sua dimissione al termine di un Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Diverse fonti hanno comunque smentito un'analogia tra i due eventi, sottolineando che Papa Francesco non ha intenzione di lasciare il pontificato.
L'ultimo Concistoro di Papa Francesco
Non è la prima volta che Papa Francesco convoca un Concistoro. L'ultimo si è svolto il 7 dicembre 2024 nella Basilica di San Pietro, durante il quale sono stati creati 21 nuovi cardinali.
Questo evento ha rappresentato il decimo Concistoro del suo pontificato, confermando la sua volontà di continuare a guidare la Chiesa cattolica.
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