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Colleferro e l'incubo senza fine: 38enne aggredito nello stesso luogo della tragedia di Willy

Redazione La Capitale

A quattro anni e mezzo dall'omicidio di Willy Monteiro Duarte, un operaio viene brutalmente picchiato per aver difeso una donna in difficoltà. L'aggressore è un 23enne già noto alle forze dell’ordine

Largo Oberdan, Colleferro
Largo Oberdan, Colleferro

Ancora violenza nella movida di Colleferro, luogo già segnato dal tragico omicidio di Willy Monteiro Duarte. Sabato sera, un 38enne del posto è stato brutalmente aggredito dopo essere intervenuto in difesa di una donna in difficoltà. L'uomo, un operaio, ha riportato gravi ferite ed è attualmente ricoverato in ospedale con una prognosi di 30 giorni.


L'episodio si è consumato nella stessa zona della cittadina in provincia di Roma dove, tra il 5 e il 6 settembre 2020, Willy fu ucciso a calci e pugni. Secondo le ricostruzioni, il 38enne aveva trascorso la serata nei locali del centro quando ha notato una sua parente in difficoltà. Senza esitazione, si è avvicinato per chiedere se avesse bisogno di aiuto, proprio come fece il giovane capoverdiano quattro anni e mezzo fa.


L'aggressione

L'intervento dell'operaio non è stato gradito dal presunto molestatore della donna, un 23enne di Artena, noto alle forze dell'ordine. Tra i due è nata una discussione che sembrava essersi conclusa senza conseguenze. Tuttavia, quando il 38enne si è diretto verso la sua auto in Largo Santa Caterina, a pochi passi dal luogo del massacro di Willy, è stato nuovamente affrontato dal 23enne e dal suo gruppo. Senza preavviso, il giovane gli ha sferrato un pugno violentissimo, facendolo crollare a terra.


I soccorsi sono stati immediati. Il 118 ha trasportato la vittima in ospedale, dove i medici hanno diagnosticato una prognosi di un mese. Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e identificato l'aggressore, che è stato denunciato. La sua posizione è ora al vaglio della Procura di Velletri.


L'episodio si è verificato a pochi giorni dal quarto processo per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, in cui la Corte d'Assise d'Appello di Roma ha condannato Marco Bianchi all'ergastolo e Gabriele Bianchi a 28 anni di carcere. Le difese hanno già annunciato l'intenzione di impugnare la sentenza.


Il sindaco di Colleferro: «Siamo precipitati di nuovo nel vortice»

Il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, ha espresso profonda preoccupazione per quanto accaduto: «Siamo precipitati di nuovo nel vortice, nostro malgrado. Faccio appello pubblico affinché chi ha assistito ai fatti si rechi senza indugio presso le forze dell'ordine per denunciare l'accaduto. Non siamo una comunità omertosa e lo abbiamo sempre dimostrato, soprattutto nelle vicende più delicate». Il primo cittadino ha inoltre richiesto un incontro con il prefetto per chiedere un rafforzamento delle forze dell'ordine in città.

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