Circo Massimo, a un mese dal nubifragio l'albero caduto è ancora a terra e blocca la ciclabile: «Incredibile»
Sono passati oramai oltre 30 giorni dal violento nubifragio del 3 settembre. L'albero è ancora a terra, creando disagio a romani e turisti
Dopo oltre un mese dal nubifragio del 3 settembre che aveva spezzato 9 alberi, solo nella via del Circo Massimo, uno dei quali è ancora lì perché cadendo ha travolto totalmente le inferriate di una villa che affaccia su strada.
Sul tronco orizzontale e poggiato sulle inferriate c'è un avviso: «Albero e aiuola rialzati sottoposti a sequestro come disposto dagli articoli 345 cpp in riferimento all'articolo 635 cp». Albero e "aiuola" (in realtà il manto d'asfalto divelto) rimangono sequestrati come parte del procedimento penale legato al danneggiamento.
Ma nel frattempo chi si trova a passeggiare nei dintorni del Circo Massimo nota la stonatura di quel tratto disastrato con tanto di transenne a terra, con il resto del paesaggio su cui domina il Palatino, e il resto del parco Archeologico del Colosseo: «Incredibile... Sono passato qui con la bici l'altro giorno ed era così.. - spiega Nicolò, 62enne, residente all'Aventino -. Oggi è ancora così, cosa ci vuole a capire che è successo sposare l'albero e restituirci la ciclabile com'era prima?» domanda infine Nicolò.
Poco dopo di lui, oltre qualche romano, passano svariati turisti: «Guarda lì...» esclama Akira, padre di una famiglia in visita a Roma, dal Giappone. «Qui è tutto bellissimo, perché questo tronco è così, tra marciapiede e ciclabile?» si interroga.
Purtroppo le procedure quando cadono e si spezzano gli alberi sono molto lente. Già nei mesi scorsi
da via dell'Acqua Acetosa a viale Piłsudski, gli alberi di Villa Glori destinatari di quell'avviso sul tronco ormai esanime, sono stati lì per mesi, creando disagio a pedoni e residenti e in viale Piłsudski anche a chi aspettava l'autobus essendo in proncito della fermata. In varie strade di Prati, la situazione è simile.
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