Cimitero Flaminio, avviati i lavori per evitare le infiltrazioni d'acqua negli edifici: «Investimento da 1,4 milioni»
I lavori si inseriscono nel quadro degli interventi di riqualificazione degli 11 cimiteri capitolini che ha visto finanziamenti complessivi già stanziati dal Campidoglio pari a circa 21,4 milioni di euro
Impermeabilizzare il complesso «Semicircolare» all'interno del cimitero Flaminio per risolvere l’annoso problema delle infiltrazioni d’acqua. In questo consistono i lavori avviati dal Campidoglio e Ama nel camposanto di Prima Porta, con un finanziamento pari a 1,4 milioni di euro di fondi capitolini. Al momento gli interventi riguardano gli edifici che comprendono i loculi del I, del II e del III lotto, a partire da marzo saranno coinvolti anche gli stabili A, B, C, D, E, F e G. Le operazioni strutturali dureranno circa sei mesi.
Non solo. Sempre a marzo è previsto al Flaminio l’avvio di ulteriori cantieri per la realizzazione della nuova linea di distribuzione dell’acqua potabile, l’allestimento dell'infrastruttura di rete per la trasmissione della linea dati e la realizzazione delle rampe di accesso per disabili alle cappelle dei loculi dei gruppo I. Sono infine previsti lavori di rifacimento della pavimentazione stradale.
I lavori «si aggiungono a quelli già completati come la recente apertura della Sala del commiato per i riti laici, il restauro della chiesa di San Michele Arcangelo, la riqualificazione del Giardino dei ricordi, la realizzazione di nuovi servizi igienici e la ripavimentazione in alcuni dei tratti di viabilità più sconnessi. Sono, inoltre, in piena attività i cantieri per la realizzazione delle tre nuove linee dell’impianto crematorio», spiega l'assessora capitolina all'Ambiente, all'agricoltura e al ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi.
Il tutto, nel quadro del lavoro complessivo di riqualificazione degli 11 cimiteri capitolini che ha visto finanziamenti complessivi già stanziati dal Campidoglio pari a circa 21,4 milioni di euro. L'obiettivo infatti, come ricordato dal presidente di Ama Bruno Manzi, è «garantire la sicurezza e migliorare il decoro» di «luoghi che custodiscono la memoria e ogni giorno vedono la presenza di migliaia di romane e romani che si recano a far visita ai loro cari».
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