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  • Redazione La Capitale

Celli, dopo il dramma di Regina Coeli: «Organizziamo la seduta dell'Assemblea capitolina a Rebibbia»

La presidente dell'Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, ha dichiarato la situazione carceraria «inaccettabile». E ha deciso di portare il consiglio comunale a Rebibbia: «Non possiamo permetterci di restare indifferenti»

presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli
La presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli

Il suicidio avvenuto all'alba di questa mattina nel carcere di Regina Coeli ha fatto prendere alla presidente dell'Assemblea capitolina Svetlana Celli, su proposta della consigliera Michetelli la decisione di organizzare una seduta assembleare straordinaria direttamente nel carcere di Rebibbia: «Portare l'istituzione direttamente all'interno del carcere significa avvicinarsi alle persone che, pur private della libertà, non devono essere private della dignità e dei loro diritti fondamentali. Il nostro obiettivo - puntualizza Celli -, è promuovere percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale, dimostrando che il carcere non deve essere un luogo di abbandono, ma di speranza e recupero»


L'ultimo suicidio nel carcere di Regina Coeli e i dati allarmanti del Garante nazionale, «che riportano un aumento del 19% dei suicidi tra i detenuti dall'inizio dell'anno rispetto al 2023, e un indice di sovraffollamento del 131,77%, ci impongono una riflessione seria e profonda sulle condizioni delle carceri, sia a livello nazionale che a Roma».


Celli sottolinea come sia necessario mettere in campo tutte le misure possibili, chiedendo un intervento concreto da parte del Governo: «La situazione è inaccettabile, e non possiamo permetterci di restare indifferenti. In costante dialogo con la Garante capitolina, Valentina Calderone - conclude Svetlana Celli -, monitoriamo le condizioni delle carceri romane per individuare criticità ed eventuali azioni da intraprendere».


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