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«Ceci n'est pas une exposition», una serata per celebrare i 100 anni del manifesto Surrealista

Un omaggio al manifesto Surrealista di André Breton si è celebrato giovedì 24 ottobre al Villaggio Globale di Roma con una mostra di opere contemporanee, musica live, istallazioni e performance volute dall’associazione culturale  Artivismo insieme a Split Event

Mostra al Villaggio Globale
Opera della serata «Ceci n'est pas une exposition»

Un omaggio al manifesto Surrealista di André Breton, a 100 anni dalla sua nascita, si è celebrato giovedì 24 ottobre al Villaggio Globale di Roma con una mostra sperimentale di opere contemporanee ma anche con la musica live, le istallazioni artistiche, le performance e le proiezioni. Il sogno, la rivoluzione, l'inconscio, l'onirico, l'illusione e la libertà i temi al centro delle diverse forme d’arte volute dall’associazione culturale  Artivismo insieme a Split Eventi nella serata surrealista «Ceci n'est pas une exposition».

Le atmosfere di un movimento rivoluzionario

«Una serata all'insegna della partecipazione e dell'interazione - spiegano gli organizzatori - con giochi e laboratori che hanno coinvolto il pubblico». Gli spazi del Villaggio Globale sono stati trasformati in una rappresentazione del mondo onirico e surreale, per invitare i partecipanti a perdersi nell’atmosfera, nella musica e nelle visioni che hanno reso il Surrealismo un movimento rivoluzionario.


 «Componi il tuo Mirò»

L’interazione con il pubblico ha costituito uno degli elementi fondanti dell’iniziativa che, tra le attrazioni della serata, ha proposto il gioco «Componi il tuo Mirò». Partendo dal presupposto che le opere surrealiste di Joan Mirò sono luoghi colorati e fantasiosi - in cui si muovono forme scomposte, semi-astratte, stilizzate, creature carnevalesche e elementi allucinogeni,  simbolici e musicali - il gioco ha previsto di creare il proprio «Mirò».  I partecipanti, infatt,i hanno preso le forme e le hanno attaccate su una superficie in tessuto. In questo modo hanno partecipato alla creazione, composizione, scomposizione e ricomposizione continua di  quest’opera surrealista che è diventata collettiva.

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