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Redazione La Capitale

Caso Orlandi, il fratello Pietro organizza un sit-it in occasione del 57esimo compleanno di Emanuela

«Nessuno Stato può calpestare il diritto dei giusti: la verità», si legge sull'invito alla commemorazione del compleanno di Emanuela Orlandi

orlandi

A oltre 41 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana svanita nel nulla il 22 giugno 1983, suo fratello Pietro rinnova il suo impegno per tenerne viva la memoria. Come ogni anno, Pietro ha organizzato un sit-in a Roma per commemorare Emanuela in occasione del suo compleanno. L’appuntamento è fissato per sabato 18 gennaio a piazza Cavour, un luogo simbolico che ogni anno accoglie persone da tutta Italia unite dal desiderio di giustizia.

emanuela orlandi

«Nessuno Stato può calpestare il diritto dei giusti: la verità», si legge sull'invito alla manifestazione. Emanuela Orlandi, se la sua vita non fosse stata stravolta, avrebbe compiuto 57 anni il prossimo 14 gennaio.


Tra le molteplici ipotesi della scomparsa, l’attenzione del fratello si è spesso concentrata sulla cosiddetta «pista inglese», che suggerisce che Emanuela potrebbe essere stata portata a Londra subito dopo la sua scomparsa.


«Sono convinto che la pista di Londra sia reale - aveva affermato Pietro Orlandi nel corso degli incontri degli ultimi anni -. Credo che Emanuela, una volta soddisfatte alcune richieste da parte dei ricattatori, non sia stata riconsegnata alla famiglia per evitare che fosse testimone di segreti troppo grandi. Non hanno avuto il coraggio di lasciarla ai criminali della Banda della Magliana perché questo avrebbe comportato nuovi ricatti. Qualcuno si è preso carico di lei, probabilmente per conto del Vaticano. Se fosse ancora viva, la sua vita è stata distrutta quel giorno.»

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