top of page
980x80_Elmo Di Scipio_edited_edited.jpg
Redazione La Capitale

Capodanno, presentata in Campidoglio una delibera che vieta i fuochi d'artificio

Sulla decisione pesano numerosi fattori tra i quali l'aumento degli incidenti, il pericoli per gli animali, gli scoppi infatti provocano danni significativi agli animali domestici e selvatici, causando spavento, smarrimento e, in alcuni casi, ferite o morte per ustioni o attacchi cardiaci

fuochi artificio

Per superare il sistema delle ordinanze che vengono fatte ogni anno dal sindaco e rendere il divieto ai fuochi d'artificio permanente, è stata presentata oggi in Campidoglio una delibera firmata dai consiglieri Riccardo Corbucci e Giammarco Palmieri volta a modificare il Regolamento di polizia urbana. L'obiettivo è quello di vietare l’uso, il possesso e la vendita di fuochi d’artificio delle categorie F2, F3, F4, P1 e P2 su tutto il territorio comunale, fatta eccezione per i fuochi di categoria F1 (a basso rischio) e per gli articoli pirotecnici teatrali utilizzati in ambienti chiusi e autorizzati. La delibera sarà discussa in assemblea capitolina la prossima settimana.


Fuochi d'artificio vietati a Capodanno, le motivazioni della delibera presentata

Sulla decisione pesano numerosi fattori tra i quali l'aumento degli incidenti, il pericoli per gli animali, gli scoppi dei petardi provocano danni significativi agli animali domestici e selvatici, causando spavento, smarrimento e, in alcuni casi, ferite o morte per ustioni o attacchi cardiaci. Ma anche danni economici e ambientali.


L’uso di fuochi d’artificio è associato al rischio di incendi e alla distruzione di beni pubblici e privati, inclusi monumenti storici, oltre a causare un aumento significativo delle emissioni inquinanti nell’aria, come Pm10 e biossido di azoto.


Così Roma si allineerebbe ad una tendenza già adottata da altri comuni italiani, come Torino, Ferrara e Genova, che hanno implementato regolamenti analoghi. Ad ogni modo, il divieto è supportato da normative nazionali e comunitarie, come il decreto legislativo 123/2015 e la direttiva Ue 29/2013, che consentono restrizioni per motivi di sicurezza e tutela ambientale.







Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page