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  • Anita Armenise

Caos treni, Salvini chiarisce che è stato un chiodo piantato su un cavo a paralizzare la Capitale

Dietro allo stop dei treni alla stazione Termini e a Tiburtina, alle lunghe attese e alla paralisi della Capitale ci sarebbe lo sbaglio di un operatore

treni

A chiarire ogni dubbio sul guasto alla linea che dalle 6.30 di questa mattina ha mandato in tilt la circolazione dei treni tra Roma Termini e Roma Tiburtina non poteva che essere il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. «Un chiodo piantato su un cavo», ha dichiarato Salvini, parlando con i giornalisti, spiegando le ragioni del caos.


Caos treni, Salvini: «Ho chiesto nomi e cognomi»

Dietro allo stop dei treni alla stazione Termini e a Tiburtina, alle lunghe attese e alla paralisi della Capitale ci sarebbe lo sbaglio di un operatore. «C'è stato un errore di una ditta privata che stanotte ha piantato un chiodo su un cavo. Il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all'altezza che la seconda potenza industriale d'Europa deve avere. Il privato ne risponderà», ha continuato il leader della Lega.


Il guasto ha colpito la cabina elettrica che alimenta l'impianto di circolazione nel nodo di Roma. Si parla di oltre 100 treni cancellati, decine in ritardo e disagi per i passeggeri di tutta Italia visto che sono numerosi i treni Intercity e dell'Alta velocità cancellati in partenza o in arrivo per Napoli, Milano e Torino. «Ho chiesto i nomi e i cognomi di chi non ha fatto bene il suo lavoro. E ho chiesto una verifica delle centraline d'alimentazione in tutta Italia», rassicura il ministro.

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