Caos a Regina Coeli, detenuti devastano i locali: allagati due piani, scoppiate bombole del gas
«Il carcere è diventato come l'inferno dantesco», è la frase di sdegno pronunciata su quanto avvenuto nel carcere di Trastevere a Roma dal segretario generale del Sappe, Donato Capece
Disordini e violenza stanno sconvolgendo la prima sezione del carcere di Regina Coeli, dove circa un centinaio di detenuti si sono ribellati, devastando i locali e appiccando incendi con fornelli da campeggio. L'elettricità è saltata. A darne notizia è Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
I dettagli dei disordini a Regina Coeli
Nella mattinata di oggi, i detenuti del carcere romano hanno sollevato una protesta serratissima, che si è concretizzata danneggiato i locali della struttura penitenziaria. I detenuti hanno allagato i piani e fatto esplodere bombolette di gas, lanciando spazzatura e pezzi di ferro dalle finestre. Un ufficio del secondo piano è stato incendiato, al momento non sono stati registrati feriti.
«I detenuti hanno lanciato spazzatura, pezzi di ferri e scaricato un estintore dai finestroni della rotonda», racconta Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
Capece: "Mai silenzio così assordante sulla situazione penitenziaria"
«Il carcere è diventato come l'inferno dantesco», è la frase di sdegno pronunciata su quanto avvenuto nel carcere di Trastevere a Roma dal segretario generale del Sappe, Donato Capece. Il grido di aiuto lanciato dai sindacati della Polizia Penitenziaria è chiaro: la situazione nelle carceri italiane e del Lazio è diventata insostenibile e servono interventi immediati per ripristinare la sicurezza e l’ordine.
«Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!», ha concluso Capece, esprimendo solidarietà al personale del reparto di polizia.
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