Cannabis e nuovo codice della strada: ritirata la patente al segretario dei Radicali
Filippo Blengino ora è formalmente iscritto nel registro degli indagati per aver violato l'art. 187: «L'obiettivo della disobbedienza civile - dice - è arrivare a processo affinché il giudice possa sollevare la questione di legittimità costituzionale».
A Roma ritirate otto patenti nel weekend

L'azione di disobbedienza risale a dicembre scorso. Ora è arrivata la denuncia oltre al ritiro della patente. Il protagonista della vicenda è Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani, formalmente iscritto nel registro degli indagati per aver violato l'art. 187 del Codice della Strada.
Il caso
Con la nuova legge, voluta dal ministro Matteo Salvini, viene punito l’uso di sostanze stupefacenti, come la cannabis, anche se non è riscontrata alterazione alla guida, ad esempio se si sono assunte droghe uno, due giorni prima del controllo delle forze dell'ordine. Proprio con l'intento di portare in tribunale la questione, Blengino, dopo due giorni dall'assunzione di cannabis, pur essendo perfettamente lucido, lo scorso dicembre si è messo alla guida e si è autodenunciato a una pattuglia stradale.
«Arrivare a processo»
«In seguito alle analisi sono risultato positivo al Thc, sono stato denunciato e mi è stata ritirata la patente», ha raccontato il segretario dei Radicali. «L'obiettivo della mia disobbedienza civile è arrivare a processo - ha chiarito - affinché il giudice possa sollevare la questione di legittimità costituzionale». Si tratta di «un obiettivo ambizioso - ammette - ma concreto e auspicabile, alla luce della palese incostituzionalità di una norma che punisce allo stesso modo un soggetto lucido e uno alterato e pericoloso».
«Consulenza legale gratuita nei casi simili»
I radicali hanno anche annunciato che saranno «in prima fila» in tribunale nei casi simili. Inoltre nei prossimi giorni renderanno note le storie di persone colpite dalle conseguenze della nuova norma. Infine, fanno sapere, «tramite i nostri avvocati, garantiremo una prima consulenza gratuita a tutte le vittime di questa norma liberticida».
Il nuovo codice: volontà punitiva e non preventiva
L'articolo 187 fa parte del nuovo codice della strada, una riforma più volte contestata nel suo complesso dalle opposizioni in Parlamento e dalle associazioni che si occupano di mobilità sostenibile con manifestazioni anche nella Capitale. All'aspetto punitivo, infatti, non corrisponde, secondo gli attivisti, la volontà di prevenire gli scontri stradali attraverso provvedimenti di limitazioni della velocità. La velocità è proprio una delle principali cause delle morti sulle strade insieme alla distrazione. Il nuovo codice disincentiva l'uso degli autovolex, i progetti di mobilità attiva, le limitazioni del traffico veicolare e le «città 30».
Nel weekend ritirate a Roma sette patenti
Intanto a Roma continuano le operazioni di controllo da parte della polizia locale che nel weekend ha accertato oltre 600 irregolarità per guida pericolosa o in stato di ebbrezza ma anche per violazione dei limiti di velocità e per sosta irregolare. Sono state sette le patenti ritirate.
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