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Camilla Palladino

Campidoglio, come funziona la nuova strategia comunicativa

L'obiettivo è rimettere la chiesa al centro del villaggio, rimettere Roma al centro di una narrazione che va verso i romani, verso l'Italia e verso l'Europa

I gilet di Roma si trasforma negli uffici comunicazione di Roma Capitale
I gilet di Roma si trasforma negli uffici comunicazione di Roma Capitale. Credit: La Capitale

Negli ultimi due anni il Campidoglio ha radicalmente cambiato il modo di raccontarsi ai romani con l'obiettivo di «rimettere la chiesa al centro del villaggio»: ridare una voce a Roma Capitale, rimettendo la città e la sua amministrazione al centro della narrazione. Ma chi c'è dietro questa strategia? Si chiamano Cecilia Del Guercio e Pierluca Tagariello i responsabili degli uffici comunicazione, rispettivamente, della segreteria e del gabinetto del sindaco. E il loro racconto sulla trasformazione del modo di comunicare di Roma inizia da due fattori fondamentali.


Primo: il lavoro in sinergia tra loro e con l'ufficio stampa guidato da Stefano Costantini. Secondo: «il fatto che abbiamo un sindaco che non vuole fare il responsabile della comunicazione, che vuol dire che riconosce un valore sacrale alla competenza e per cui nel quadro di un rapporto fiduciario si affida completamente alle nostre scelte», dice Tagariello. Un elemento importante dal momento che, aggiunge Del Guercio, «la personalizzazione della politica ha tolto molto spazio al brand Roma Capitale e noi gliel'abbiamo in qualche modo ridato, perché è un pezzo di voce che è molto importante intanto per i cittadini in termini di informazione, ma anche per tagliare le distanze tra l'amministrazione e la città».


Il cambiamento dopo il primo anno di amministrazione

Ma da dove arriva l'idea di cambiare la strategia comunicativa? «Abbiamo puntato - spiega Del Guercio - su un cambio del tono di voce: non soltanto ti dico che questo accade, ma te lo spiego in un modo che sia un pochino più contemporaneo». Il cambiamento tuttavia si è notato anche durante la stessa amministrazione Gualtieri, che il primo anno era percepito dalla cittadinanza come un grande assente. Ora cos'è cambiato? Prosegue la responsabile della comunicazione della segreteria: «Il primo anno di amministrazione Gualtieri è stato un anno di studio, di progettazione, adesso che siamo entrati nella fase in cui plasticamente si vede questa trasformazione nei cantieri, il sindaco esce e racconta, e questa cosa è particolarmente efficace forse proprio perché è naturale».


Il cambiamento è netto rispetto alla giunta precedente, quella guidata da Virginia Raggi del Movimento 5 stelle, molto più chiusa sul piano comunicativo. Del Guercio: «Il punto è rimettere la chiesa al centro del villaggio, rimettere Roma al centro di una narrazione che va verso i romani, verso l'Italia e verso l'Europa. La trasformazione della città, che ha colpito anche la comunicazione non è un'ossessione di piacere, è una responsabilità di informare e di coinvolgere e di lasciare degli strumenti a questa città».


Semplificazione e formazione

Entrambi, Tagariello e Del Guercio, vengono dal mondo pubblicitario, cosa che ha aiutato nel processo di rebranding di Roma Capitale: «I direttori creativi delle agenzie, non avendo più davanti l'istituzione che vive su un altro pianeta, si sono ritrovati di fronte dei tecnici che parlano lo stesso linguaggio e quindi non si crea più quell'aspetto di parte e controparte, di cliente e fornitore, ma si lavora insieme per arrivare a delle campagne che siano più di impatto», sostiene Tagariello.


Il tutto si traduce in una semplificazione nell'accesso ai servizi da parte dei romani. Lo spiega ancora Del Guercio: «Stiamo affrontando  tutto il lato della trasformazione digitale e quindi della capacità di erogare dei servizi in maniera più veloce. È partito adesso il restyling del portale di Roma Capitale che è la prima porta d'accesso dei cittadini, e stiamo facendo un grandissimo lavoro sull'intelligenza artificiale». In più oltre i social, oltre InfoRoma, c'è una newsletter «che mandiamo il martedì e il venerdì a 300mila persone», ci sono le web tv e, da ottobre 2023, il canale Whatsapp arrivato oggi a quasi 276mila iscritti.


Anche per chi verrà dopo: «Tanto che - aggiunge Tagariello - stiamo facendo anche un corso di formazione per tutti i referenti delle pagine web di Roma Capitale, che sono circa 240, per la scrittura Seo e per cominciare a capire come interagire con l'intelligenza artificiale generativa per la scrittura dei contenuti. E quelle sono 240 persone che sono dipendenti di Roma Capitale e che resteranno a prescindere da chi guiderà il Campidoglio».

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