Tir in protesta contro il governo pronti a invadere Roma. La Capitale a rischio tilt
Trasportounito è pronto a bloccare la Capitale contro «la totale assenza di strategie e politiche del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini»
Traffico bloccato e città paralizzata. Questo si rischia nella Capitale il prossimo 17 febbraio se i tir in protesta contro le politiche del ministro Salvini arriveranno sul Raccordo per «marciare» a passo d’uomo.
Le premesse sono già scritte e pubblicate da Trasportounito, associazione capace di paralizzare Napoli lo scorso 2 dicembre e ora intenzionata a puntare su Roma (nonostante il tragitto non sia ancora stabilito).
Le motivazioni della protesta
«Tir, provenienti dalle diverse regioni italiane, si raduneranno a Roma per una protesta che chiamerà in causa direttamente il ministro dei Trasporti e la totale assenza di strategie e politiche - si legge in una nota del sindacato -, nonché l’indifferenza inspiegabile nei confronti di un settore, quello dell’autotrasporto, che tutt’oggi e per decenni a venire, muove più dell’80% delle merci».
Punto focale della questione, per Trasportounito, il fatto che il settore è stato «totalmente emarginato dalle priorità del Governo ed emarginato dai tavoli in cui si definiscono le scelte che riguardano la politica dei trasporti».
Insomma, per il Segretario Generale dell’associazione Trasportounito, Maurizio Longo, quello dell’attuale ministro rimane una gestione manchevole: «Di fronte a una controparte che forse segna il picco più basso nella gestione dei trasporti nella storia del nostro Paese si penalizzano le aziende italiane di autotrasporto mettendole in condizioni di operare senza regole, con il tracollo dei livelli di sicurezza stradale, il tutto correlato da una carenza ormai cronica di conducenti, sommato a un deterioramento delle condizioni delle infrastrutture stradali, e determinando un’emergenza Paese alla quale non si doveva arrivare».
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