Bus turistici, la protesta dei residenti: "Esecutiva la delibera per spostarli"

Patanè: «Condividiamo le loro preoccupazioni, perché siamo perfettamente consapevoli della necessità e dell’urgenza di adottare la nuova misura nei tempi più brevi possibili»

«Applicate la delibera subito!». Questa la richiesta dei residenti del centro storico che si danno appuntamento per un flash mob giovedì 25 luglio, lungo le Mura Aureliane, per chiedere che la delibera capitolina, approvata lo scorso 28 maggio in Comune e che prevedeva lo spostamento degli stalli dei bus turistici di via di Porta Ardeatina, venga immediatamente resa esecutiva.

Bus turistici: la delibera

Uno stop alle soste selvagge dei bus turistici a ridosso delle Mura Aureliane era infatti previsto dalla delibera approvata dall'Assemblea capitolina a maggio. La proposta, avanzata dalla commissione Pnrr, chiedeva alla giunta che nella stesura del nuovo Regolamento per l’accesso e la circolazione dei bus turistici nel centro storico, fosse prevista l’eliminazione degli stalli di sosta lungo il perimetro delle Mura Aureliane, oggi presenti su viale di Porta Ardeatina e viale Pretoriano, tutte zone di patrimonio Unesco.

Le istanze dei cittadini

«Sono anni che il problema viene sollevato dai cittadini in tutta la città», lamentano i residenti di San Saba e del quartiere Miani. «Non è più sopportabile che il Comune di Roma faccia cassa a discapito dei cittadini e dei monumenti della città. È necessario un piano pullman che gestisca i flussi ed attrezzi strutture apposite, come i parcheggi, dove collocare questo numero impressionante di mezzi, 1300 giornalieri di cui il 90 per cento nel I municipio», protestano i cittadini.

Il parco lineare delle Mura

L’atto sollecitava anche la giunta sulla realizzazione del Parco Lineare delle Mura che si inserisce in una più ampia visione di valorizzazione delle Mura Aureliane con il restauro dei tratti finanziati dal Pnrr.

Il progetto del Parco, dopo la realizzazione del primo tratto, da Porta Metronia a via Numidia, si è arenato. Ma negli ultimi anni è tornato all'attenzione della politica grazie ai fondi europei Caput Mundi. «Le Mura Aureliane sono un monumento di grande importanza e non possono essere un parcheggio pullman», concludono i residenti.

Zannola: "Entro l'anno saranno spostati"

«Si tratta di decine di migliaia di mezzi che spostano milioni di turisti - afferma Giovanni Zannola, il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale - togliere stalli significa recuperarli da qualche altra parte. Stiamo lavorando per evitare il congestionare delle strade del centro per evitare una pressione eccessiva nelle zone di pregio di Roma».

La nuova collocazione degli stalli non è stata individuata e la soluzione è ancora in via di definizione. La delibera è esecutiva dopo 30 giorni dalla sua pubblicazione, ma dopo l'approvazione dell'Assemblea capitolina l'intervento concreto richiede dei tempi tecnici.

«Per spostare uno stallo va individuata un’area nei paraggi che risponde alle caratteristiche di mobilità dei bus e poi vanno realizzati gli stalli. Questo in un’amministrazione fulminea richiede un paio di mesi, quella di Roma ha migliaia di opere pubbliche in essere, tra quelle del Pnrr e quelle del Giubileo. Si tratta di tempi tecnici, entro l'anno la cosa andrà sicuramente in porto», conclude Zannola.

Le rassicurzioni di Patanè e Caudo

«Desideriamo rassicurare i cittadini e le cittadine di Roma che stiamo lavorando affinché si arrivi entro tempi brevi alla eliminazione degli stalli di sosta dei bus turistici lungo il perimetro delle Mura Aureliane, oggi presenti su Viale di Porta Ardeatina, così come previsto dalla delibera» dichiarano l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il Presidente della Commissione Speciale PNRR Giovanni Caudo in una nota.

«Condividiamo le loro preoccupazioni, perché siamo perfettamente consapevoli della necessità e dell’urgenza di adottare la nuova misura nei tempi più brevi possibili per tutelare un bene storico, culturale e ambientale, patrimonio dell’Unesco come le Mura Aureliane, è necessario però trovare nuovi punti dove poter far stazionare i bus turistici senza che questo porti danno e ulteriori difficoltà alla mobilità urbana», hanno concluso Patanè e Caudo.