top of page
980x80_Elmo Di Scipio_edited_edited.jpg
Rebecca Manganaro

Bonus nido Lazio, il sito va in tilt. Un pomeriggio da incubo per migliaia di genitori: «Siamo avvelenati»

Il portale «E-family» per richiedere il contributo per il nido crolla sotto il traffico di utenti. I fondi disponibili esauriti in poche ore. Appelli per riaprire i termini e aumentare i finanziamenti

Bonus nido Lazio, in tilt il portale «E-family» (Roma Capitale)
Bonus nido Lazio, in tilt il portale «E-family» (Roma Capitale)

Un pomeriggio che doveva essere di speranza per migliaia di genitori del Lazio si è trasformato in un incubo digitale. La piattaforma online «E-family», attraverso la quale da ieri alle 15 era possibile richiedere il bonus nido per il periodo settembre 2024-luglio 2025, è andata in tilt, creando una frustrazione enorme tra le famiglie. In poche ore, i fondi disponibili sono stati esauriti, lasciando tanti genitori con l'amaro in bocca e senza alcuna possibilità di completare la domanda. Alla fine la brutta sorpresa: «Finanziamento terminato».


Il contributo, che può arrivare fino a 400 euro al mese, è integrativo rispetto a quello erogato dall'INPS, ma a quanto pare, solo per chi è riuscito ad accedere al sito in tempo. Per tutti gli altri, il sogno di ottenere il rimborso per le spese del nido è svanito nel nulla, lasciando solo amarezza e indignazione.


La frenesia del pomeriggio

Fin dal primo pomeriggio, le famiglie si sono riversate sulla piattaforma, cercando di capire come funzionasse. Già nelle prime ore, però, il sito è stato segnalato come «lentissimo», con le pagine che caricavano a rilento e i genitori che cercavano di accedere disperatamente. Un'ora dopo, dalle 15 in poi, la situazione è peggiorata drasticamente: «Service unavailable» è diventato il messaggio ricorrente che compariva sui monitor. In tantissimi hanno provato a inviare la domanda per ore, rimanendo incollati davanti allo schermo, ma quando finalmente, verso le 20, sono riusciti ad accedere alla piattaforma, i fondi erano già esauriti.


Ben 4 milioni e 800 mila euro sono spariti in appena cinque ore. Le famiglie hanno immediatamente preso d’assalto la pagina Facebook della Regione Lazio, dove è stato pubblicato l'annuncio dell'apertura della piattaforma. «Dopo 6 ore riesco a completare la domanda, con tutti i problemi annessi, e non me la fa inviare perché dice che il finanziamento è terminato? Stiamo scherzando?» scrive Sara, una mamma esasperata. «Cinque ore e mezza per inserire la domanda, continui bug, e alla fine finanziamento terminato», lamenta una donna.


Le richieste di aiuto delle famiglie

Molte famiglie ora chiedono che il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenga per sanare la situazione. «Abbiamo trascurato impegni e figli per stare davanti al computer, e poi ci troviamo buttati fuori dal sito quando i fondi sono già finiti». La richiesta è chiara: concedere una finestra temporale per permettere a chi non è riuscito a completare la domanda a causa dei malfunzionamenti del sito, di farlo adesso. Ci sono anche appelli per un possibile aumento dei fondi, vista l'evidente domanda di aiuto.


La risposta dell'assessorato

Dall’assessorato al Sociale della Regione Lazio fanno sapere che i fondi sono esauriti. A quanto risulta, 1777 domande sono state accolte, pari al 150 per cento della dotazione finanziaria prevista. Secondo la Regione, il sito ha subito dei rallentamenti nelle prime ore dell'apertura a causa dell'elevato numero di richieste. In una nota ufficiale, si sottolinea che il sito «E-family», gestito da una società esterna e non direttamente dalla Regione Lazio, ha avuto dei malfunzionamenti tecnici che hanno impedito l'accesso in tempo utile. Tuttavia, l'assessorato sostiene che il sito è tornato pienamente funzionante dalle 16.30 in poi. «Il sito è stato accessibile dalla piattaforma E-family dalle 16.30 in poi, e le problematiche iniziali sono state risolte», spiegano.


Il futuro del contributo

Ora, però, le famiglie restano con l'amaro in bocca, senza alcuna garanzia che i fondi possano essere aumentati o che una nuova finestra di accesso venga riaperta. Il presidente Rocca, così come l’assessore al Sociale, sono sotto pressione, mentre i genitori cercano risposte e giustizia per un sistema che, al momento, sembra aver premiato solo chi è riuscito a far fronte alla frenesia digitale del pomeriggio.


Nel frattempo, non resta che sperare che il contributo possa essere ripristinato, o che nuove risorse vengano allocate per rispondere alle esigenze di tutte quelle famiglie che, purtroppo, non sono riuscite ad accedere al bonus.


Le famiglie vittime di «E-family»

Le esperienze di chi ha provato a partecipare alla richiesta del bonus sono emblematiche della frustrazione vissuta. Lavinia, una mamma della Giustiniana, racconta: «La mia esperienza è stata simile a quella di molti. Non riuscivo nemmeno a completare i campi per inserire i dati, il sito continuava a dare errore. Ho pensato che fosse un problema mio, ma ho controllato tutto insieme al mio compagno, che è ingegnere informatico, che mi ha confermato che il problema era il sito. Arrivata alle sette e mezza, quando sono riuscita a compilare la domanda, il sistema mi ha detto che le domande erano chiuse. È stato un incubo».


Anche Chiara, mamma di una bambina di un anno, ha vissuto la stessa frustrazione. «Quando cercavo di inserire l’indirizzo di residenza, il sito mi buttava fuori. Ieri ho tentato per ore, ma non riuscivo mai a entrare. Alla fine non sono riuscita a fare la domanda», racconta. «Ho chiamato anche i Caf e i commercialisti per chiedere aiuto, ma nessuno sembrava sapere di cosa stessi parlando. Se avessi avuto bisogno di una mano, non l’avrei ricevuta da nessuno».


Invece, G.S., una madre del primo municipio, ha preso misure drastiche: «Sono avvelenata. Ho scritto una pec alla Regione, chiedendo spiegazioni e denunciando quanto accaduto. Ho anche invitato altri utenti a fare lo stesso, sperando che il nostro reclamo venga preso sul serio».



Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page