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Anita Armenise

Boccea tra insicurezza e degrado. Residenti e commercianti: «Palpabile la paura»

Aggiornamento: 24 set

L'iniziativa delle sentinelle civiche è maturata dopo le vicende di quest’estate, dove all’interno del quadrante cittadino le dinamiche legate all'emergenza sicurezza si sono tradotte in aggressioni, furti e altri problemi di ordine pubblico

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Circonvallazione Cornelia. Credit: Metro Italia

«Qui dopo le 18 non c’è nessuno ed è completamente buio perché manca l’illuminazione stradale. È come se ci fosse un coprifuoco». Questa è la situazione che vivono i residenti di Boccea, dove da mesi proliferano furti, spaccio, degrado e aggressioni. Una condizione che ha dato linfa ad  un'iniziativa lanciata e organizzata da Daniele Giannini, già presidente del municipio XIII. Quella delle sentinelle civiche.


Boccea, l'appello dei residenti

Circonvallazione Cornelia è in balia del degrado e della mancanza di sicurezza. L'iniziativa delle sentinelle è maturata dopo le vicende di quest’estate, dove all’interno del quadrante cittadino le dinamiche legate all'emergenza sicurezza si sono tradotte in aggressioni, furti e altri problemi di ordine pubblico.


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«Circa un mese fa, ad inizio settembre, c'è stato un fatto - racconta Daniele Giannini, già presidente del municipio b-Boccea. -Una rapina che ha avuto come obiettivo uno storico alimentari situato in zona Boccea. Quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così abbiamo organizzato una manifestazione con raccolta firme. C’è stata grossa mobilitazione. Da li abbiamo capito che esasperazione era arrivata al limite».


Il bottino dei malviventi ha compreso contanti sottratti dalla cassa e vari generi alimentari. Il proprietario, noto nel quartiere per la sua storica attività, ha scoperto l’accaduto alle prime luci dell’alba, trovando il negozio sottosopra. «Sono stati più di danni che la refurtiva», spiega Giannini.


Grande la mobilitazione delle donne: «Situazione limitante»

«Negli ultimi 15 giorni sono capitati episodi continui. Ci siamo allarmati e ci siamo organizzati. Vogliamo dare un segnale perchè è palpabile la paura e la mancanza di sicurezza. Siamo indifesi», racconta Francesca, titolare di una pluridecennale attività su via di Boccea e residente della zona.

«Un particolare che ho notato è la grande mobilitazione da parte delle donne perchè sono le più motivate», aggiunge.


«Abito in una traversa di via Boccea da 20 anni e sono solita muovermi a piedi per raggiungere la passeggiata dei negozi. Ma ora lo scenario è cambiato», spiega Agnese. «Andare in giro a piedi con le amiche in serata, attraversando largo Boccea, e la circonvallazione risulta insicuro. Vorrei non dover più sentire quella sensazione addosso», racconta.


«Ero solita fare passeggiate la mattina, ma ora non lo faccio più. In un contesto sociale, con una vita impegnata, tra il lavoro e i figli, non riuscire ad andare in giro a piedi è limitante», conclude Agnese.



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