Birre, cori e travestimenti: il pubblico del Sei Nazioni è uno show a parte
Storico successo dell’Italia: il Galles si arrende sotto la pioggia di Roma. In un Olimpico colorato e festoso accompagna il trionfo italiano contro i Dragoni gallesi

Birre chiare, birre scure, birre a terra, bicchieri vuoti per far canestro nei cestini. E il successo del 1969 di Neil Diamond «Sweet Caroline» cantata a diversi decibel.
Vedere gli spalti del Sei Nazioni allo stadio Olimpico per la prima partita dell'8 febbraio dell'Italia contro il Galles, è un’esperienza di pari livello a vedere i 30 giocatori in campo.
Certamente, non è il tifo di una partita di calcio, mai potrebbe esserlo. Manca la parte viscerale, sentire la maglia in campo come parte di sé. Una catarsi da tragedia greca però qui già avviene in campo e lasciano ai tifosi la possibilità non da poco di essere spensierati. E c’è per questo, una leggera e fresca allegria. Gli spalti sono colorati di azzurro e rosso. I tifosi fianco a fianco, come in un match d'oltreoceano od olimpico.
Il vocalist che scandisce sillabado le «I-taaa-liaaaa» dà al tutto una patina di festa da miniclub, (sarebbe forse meglio terminare questa imbarazzante abitudine) a volta anche durante l'azione che distoglie gli occhi e il pensiero dal campo e lascia che l'attenzione venga rivolta ai vicini di posto.
Donne, uomini di ogni età, vestiti in ogni modo, cappelli colorati, elmetti gladiatori, Barbour, coppole sigari e pipe con aromi di tabacchi che riportano ad altre epoche. La gente che non si traveste da gallo, da antico romano, o da altro esotico animale, è mediamente ben vestita e, anche se mezza pinta gli cade addosso, e qualcuno fischia i suoi in campo, è contenta.
La birra costa decisamente troppo, 7 euro, ma questo non ferma la voglia di farsene una dopo l'altra.
Dopo la birra si fa sentire, il bagno è il bagno, ma anche una siepe un cespuglio qualsiasi anfratto al riparo.
Sei Nazioni, Italia-Galles allo stadio Olimpico
Sul campo intanto, la prima partita degli Azzurri è una vittoria sul Galles per 22-15.
Sotto una pioggia senza soluzione di continuità, l'Italia ha dominato la prima metà della gara, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 16-3, grazie a una meta di Ange Capuozzo, trasformata da Tommaso Allan, e tre calci piazzati dello stesso Allan.
Nel secondo tempo, il Galles ha tentato una disperata rimonta, segnando una meta con Aaron Wainwright e ottenendo una meta tecnica nei minuti finali.
Nonostante i due cartellini gialli che hanno costretto gli Azzurri a giocare in 13 contro 15 negli ultimi minuti, l'Italia è riuscita a mantenere il vantaggio e a portare a casa la vittoria.
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